La rubrica di Francesco – “Mal voluto unn’è mai troppo”, ma si sbaglierebbe per difetto nei confronti di chi anche oggi continua a sostenere che a Siena non è successo niente

Quest’oggi torno a fare un paio di congetture su alcuni argomenti del fine settimana scorso.
Vorrei tralasciare le notizie tragiche….ehmmmm vergognose…..vabbè, non so nemmeno come definirle e che collocazione trovargli, ma comunque diciamo di sport.
Mi riferisco ovviamente al fallimento della gloriosa mens sana.
Ogni commento è superfluo e chiunque volesse avere un atteggiamento sincero ed analitico dovrebbe in primis fare un pellegrinaggio in ginocchio e col capo cosparso di cenere a casa dei bloggers che da sempre hanno denunciato il malaffare imperante ed il rischio concreto. Ma si sa, le menti eccelse si sono sempre soffermate a criticare le aspirazioni talvolta costoniane, talvolta le invidie, talvolta altro di chi scriveva e denunciava, anzichè rendersi conto che sotto gli allori covava quel che sta succedendo.
Si potrebbe dire che “mal voluto unn’è mai troppo”, ma si sbaglierebbe per difetto nei confronti di chi anche oggi continua a sostenere che a Siena non è successo niente o che è tutta colpa di chi ci vuole male.
Però mi ha colpito ancor di più quello che è successo nelle file della coalizione di Neri.
Io ho sempre scritto e ribadito che Neri fosse una persona onesta ed onorabile, come Falorni, ma ho sempre chiesto che si liberassero dalle ZAVORRE.
Addirittura ho avuto anche un alterco epistolare col buon Falorni su questa materia.
Ma oggi cosa ci sarebbe da dire?
Si sono finalmente accorti di come stiano per davvero le cose?
Ribadisco il mio pensiero. Neri e Falorni sono persone per bene, ma invece di criticare chi a questa gente non ci si voleva legare, ed invece di criticare il 47% dei senesi che a questa gente non voleva concedere nemmeno più il beneficio del dubbio date le passate dimostrazioni, non potevano rendersi conto prima di come stessero le cose?
L’ho detto a più riprese e scritto e tra l’altro non è nemmeno farina del mio sacco: chi ha condiviso 10 anni di situazioni come quelle che conosciamo con i responsabili di tutto quel che sappiamo, non si redime sulla via di Damasco per la bella faccia di Neri o le interrogazioni sempre puntuali di Falorni o le battaglie a spada tratta dei rappresentanti della Lega (dei quali non condivido il partito ma sulla loro onorabilità non potrei disquisire).
E’ di questi giorni, tra l’altro, la notizia sulle affermazioni di Giovanni Galli, ex candidato a Firenze per il PDL contro Renzi, che dichiarava come l’avessero praticamente abbandonato nel momento topico della tenzone elettorale per, di fatto, agevolare la vittoria di Renzi che sembrava promettere più garanzie per tutti.
Cioè, voglio capire: il centro dx che agevola a Firenze la vittoria del candidato dello schieramento opposto?
Vi ricorda niente tutto questo? magari anche solo qualche candidato volutamente irrilevante espresso in altre città……
In sostanza “signori miei” credo sia arrivato davvero il momento di farla finita con le chiacchiere, con gli arroccamenti, con i distinguo e con il buonismo.
Quello che è successo lo sappiamo tutti.
Non voler vedere fa solo il gioco di chi ha ancora troppo da rischiare perchè parte in causa di 10 anni di azioni che hanno prodotto i risultati attuali.
Le prove provate sul fatto che non fosse meglio stare zitti per cercare di salvare il salvabile, o perchè sennò chi ne parlava male non voleva bene a Siena, ci dicono che quel poco che ancora non c’hanno portato via è solo perchè ancora non è andato a regime lo sfacelo.
Un annetto fa scrivevo che nel giro d’un paio d’anni si sarebbero palesati tutti i risultati di quanto fin’allora seminato.
Un anno è già passato e ora sta solo a voi giudicare quale altra dimostrazione volete……

Dal blog My BOG – La mia palude

One reply to “La rubrica di Francesco – “Mal voluto unn’è mai troppo”, ma si sbaglierebbe per difetto nei confronti di chi anche oggi continua a sostenere che a Siena non è successo niente

  1. APPROVO PAROLA x PAROLA, SANTO!
    Non solo non è successo niente, ma quel poco che è successo è colpa dei senesi tutti e non di quella banda che tresca abbondantemente con capi di fuori. Leggete con attenzione i rimproveri di Barzanti ad Ascheri. Quelli di Montaperti erano quattro cenciosi fuori del tempo, invece la società per azioni MPS “una sfida da affrontare con innovativo coraggio, anche nella selezione del ceto dirigente”. Avessero chiamato subito Profumo?
    Pensate al rinnovamento della cultura.
    Piccini chiamò Calabrese, Cenni Flores d’Arcais, ora Valentini l’ex-rettore della Università per Stranieri che non si riesce a capire che cosa pensi del SMS per cui alla riunione sul SMS ha mandato Sacco se ho ben capito? E lui, da buon furbone, non poteva non dire che non è fatto suo.
    Il tempo passa, ma la selezione del ceto dirigente rimane un bel problema, on.le Barzanti, Può scriverne di prediche sul “Corriere fiorentino”!

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