In vacanza molti mi hanno scritto, alcuni interventi sono da querela e quindi li ho prontamente cestinati. Ecco tre interventi che meritano una lettura….
DA LONTANO CI SI VEDE MEGLIO!
Pensare che eravate il paese del sole… Meglio che veniate anche voi al nord. A parte gli scherzi verbali, vedo che il Santo sta tornando attivo, irrefrenabile com’è, e gli mando la mia riflessione dal Wales vacanziero (merita, credetemi).
I vostri giornali nazionali mettono in croce, e giustamente a quanto pare, il San Raffaele che è passato dalle stelle alle stalle in poco tempo, con tato di suicidio anche. E c’è ora chi chiede interventi straordinari dato l’interesse pubblico alla sua salvezza.
Per l’Università di Siena, che è un caso molto vicino, avete visto niente di simile? Né réportages seri né difese appassionate.
Chiedetevi perché. La mia risposta è nel vostro sistema informativo a gestione PD o para-PD (la morbida “Nazione” di Bagnaia) ingessato. Non viene fuori lo scandalo, non PUO’ venire fuori, e perciò l’Università neppure riesce a divenire un caso nazionale e interazionale come dovrebbe essere. Muore nell’incoscienza generale e nel silenzio colpevole dei suoi docenti. I prolifici scrittori alla Maurizio Bettini o la star portoghese li avete visti voi ad accusare e implorare aiuto?
Se ho capito bene, il vostro rettore (e i sindacati? hanno rappresentanti in CdA dell’Università?) non si è costituito neppure parte civile contro i (presunti) deliquenti che hanno distrutto l’Ateneo. Non c’è un rappresentante dello Stato in CdA? Che fa, dorme? Non lo sente come dovere d’ufficio di fare una proposta del genere SE, come sembra, non la fa il rettore?
Mi viene un’idea. Proponete ai vostri club tipo Rotary o Lions, che si dicono di ‘servizio’, di fare una cena dibattito con i loro chiarissimi professoroni sul problema giuridico “L’Università di Siena, e quindi l’interesse pubblico, è danneggiato dalla mancata costituzione di parte civile o no?”‘.
Non vorrei essere nei panni dell’attuale rettore per questa responsabilità che aggiunge vergogna giuridica a quelle forse anche penali dei suoi predecessori.
Avrà paura di pestare i piedi ai suoi pari? Non si fa tra colleghi?
Meglio dibattere problemi che saranno solo teorici se l’Ateneo crolla: quanti rappresentanti in CdA? In Consiglio comunale si chiede la rappresentanza del Comune, in Provincia sarà lo stesso ecc. Consueta litania. Ma quando c’è stato il rappresentante, com’è avvenuto finora mi assicurano, che ha fatto? Non leggeva come tutti noi forestieri le denuncie che comparivano ne Ilsensodellamisura?
Forse il primo requisito per gli eligendi dovrà essere l’alfabetismo, sì, pensateci bene. Il mite, sembra, Ceccuzzi non può fare qualcosa? In questi casi si mostrano le palle. Se ci sono.
Edmondo Dantès
Sempre sull’Università un lettore preoccupato
La preoccupazione di mantenere un rapporto territorio-università è sacrosanto. Ben venga.
Il problema è però, piuttosto, quello di vedere chi mandare nel CdA dell’Università. Finora i rappresentanti degli enti locali non hanno fatto una gran bella figura a giudicare dai risultati: la voragine che si sono lasciati ‘passare’ sotto gli occhi, delibera dopo delibera, è evidente per tutti. O no?
Ma sono pronto a ricredermi, sia chiaro.
Piuttosto al sindacalista CGIL preoccupato per lo statuto (futuro) ricorderei che c’è un’altra priorità (MOLTO attuale), ossia la costituzione di parte civile. Perché non rimprovera al rettore Riccaboni e agli altri membri del CdA di NON aver fatto la costituzione? Non sanno forse che più si tarda e più ci sono ostacoli? Non ritengono loro DOVERE D’UFFICIO salvaguardare gli interessi dell’ente al risarcimento del gravissimo danno indotto dal BUCO?
Non c’è un ufficio legale a consigliare in questo senso? Dimenticavo: tutti i (molti) riformatori dell’università che si sono fatti vivi abbondantemente durante la campagna elettorale potrebbero fare un esposto in Procura per mancato rispetto del dovere d’ufficio del Rettore. Oppure farlo alla Corte dei Coti per danno erariale. O sbaglio?
Non sono un tecnico, ma solo un senese preoccupato. Molto, avendo questi sindacalisti di tutti i colori preoccupati del futuro (incerto), più che dell’oggi (sicuro) di fallimento. O sbaglio?
Un lettore preoccupato
Ancora GIULIANA
LA COERENZA NON ABITA A SIENA: navigando tra gli enti…
Bezzini e Marzucchi hanno deplorato le interviste a un blog anonimo.
A parte il fatto che anche a me quel blog non piace per la sua evidente faziosità (non è più pulito L’eretico Ascheri?), mi sono chiesta: quante volte è stato fatto uso di anonimi da parte del noto foglio cittadino che punisce e premia i vari personaggi cittadini con le dovute foto ecc.?
Avete mai sentito i due santoni del centro-sinistra lamentarsi?
Direi di no, visto che il noto foglio di solito attacca solo i critici del ‘”sistema Siena”, essendone lui stesso parte integrante e massima.
Mi duole molto per Marzucchi, perché Bezzini era più scontato. Ma chi fonda un movimento senese cui qualcuno sta dando credito deve avere più prudenza e parlare a tutto campo.
Forza, Marzucchi, il fisico per essere più ardito e equanime lei lo ha.
Buona estate, caro Santo, anch’io cerco di staccare. Vediamo se qualcuno (sindacalista, studente?) in CdA dell’Università prende un colpo di sole e avrà l’ardire di chiedere al Rettore perché NON si costituisce parte civile.
Anche il rapppresentante del Governo potrebbe farlo, sia chiaro.
Non sarebbe coerente con la sua funzione?
Ma sono i rappresentanti degli enti cittadini soprattutto chiamati a questo gesto di coraggio(?).
Dicono che nel nuovo statuto dell’Università sono essenziali (è stata la Strambi, mi pare), ma se non fanno un atto così dove è la loro “essenzialità”?
Che sciocca che sono! Questa è un’idea.
Cara Strambi, perché non fa Lei, con la Sua autorevolezza, una richiesta del genere? O perché, meglio ancora non la fa il Ceccuzzi, alla ricerca di una vera discontinuità dal disastroso Cenni?
Giuliana, l’amica del Santo
Federico Muzzi - Foto 