Caro Santo
dibattito complesso, lungo e intricato.
Come Suo stile il Professore ha alzato la palla, chi la prenderà?
La vasta platea eterogenea delle opposizioni senesi stenta a trovare un minimo comune denominatore.
Nel partito egemone intanto sembra che ci sia un aspro confronto fra le diverse fazioni.
Come diceva Mao, grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è splendida.
Rileggendo alcuni lavori di Francesco Alberoni, teorico ed analista dei fenomeni di massa, i nuovi movimenti, che poi necessariamente si devono trasformare in strutture pena la loro decadenza, si possono formare attorno a uomini e/o idee e/o obiettivi condivisi. Bene se queste sono le premesse le opposizioni senesi che cosa scelgono?
Temo che di questo passo si stia rivivendo per l’ennesima volta l’avventura manzoniana dei polli di Renzo.
Anche il corriere fiorentino di oggi (mi sembra che disponga di ottimi insider) segnala che probabilmente il sindaco avrà qualche problema sul bilancio come il suo predecessore.
Qualcuno delle opposizioni si intende di sport? In quelli di squadra i componenti delle compagini non sono mai tutti amici, hanno invece un comune obiettivo che li impegna nel quotidiano.
E quindi ripeto cosa scelgono le opposizioni senesi? O troppi galli nel pollaio complicano la vita?
The best is yet to come


sì, caro amico, vada all’Eretico, nuovo post
intanto è ritornato Romolo Semplici che ha commentato l’Ascheri, ma senza esprimersi sulla sua proposta, mentre Piccini ha bell’articolo nel cittadinoonline
come si fa a metter tutti assieme?
io sono pessimista e il prof. ascheri non lo ha scritto ma sono sicura che lo è anche lui
troppi galli? troppo semplice, mi dice lui che ci manda una riflessione di carattere storico quando torna a Siena ai primi di settembre