Caro Santo
gli interventi del sig. Piccini si presentano in genere stimolanti e quello odierno non fa eccezione.
Il ragionamento svolto ha un filo rosso di fondo, condivisibile o meno, che incasella i vari elementi del puzzle consentendo una lettura interessante della querelle senza fine della banca-fondazione.
Da cotante riflessioni sorgevano aspettative per un finale come dire innovativo, purtroppo, a mio avviso, la soluzione indicata procede per strade già rilevate in altre circostanze: l’arbitro eventuale non sarà e non può essere imparziale e le condizioni che potrebbero emergere è tutto da dimostrare che siano funzionali ed a beneficio della città e delle sue istituzioni.
Cosa fare allora?: mancano 7 giorni alla data fatidica dell’assemblea e per persone di buona volontà c’è tutto il tempo per individuare una soluzione, come diceva Kennedy: non negoziare per paura ma non avere paura di negoziare.
Chi deve fare il primo passo? La persona più intelligente è quella che sa come comportarsi, o direttamente o tramite terzi, in fin dei conti i consulenti cosa ci stanno a fare?
The best is yet to come
jl

