Libero Contributo – A proposito di Città della Cultura…

Sono un dipendente MPS relativamente sicuro del mio lavoro e comunque vicino alla pensione, con i figli felicemente sistemati fuori Siena per cui posso ritenermi libero di scrivere.

Lo pseudonimo consentitemelo. E’ antipatico, ma non voglio poi essere tormentato da telefonate o accuse stupide. Consentitemi la libertà che consente, si parla a ruota libera, ma non senza aver prima pensato.

Dato che seguo bene la stampa locale per le vicende MPS la prima cosa che devo dire è attenzione. Trovo sulla Capitale lo stesso entusiasmo che c’era sul Montepaschi. Entusiasmo per aver spostato uno spillo, senza riflessione.
Il bravo prof. Sacco ieri ha ringraziato la stampa, a ragione. La Capitale è incensata in tutti i modi. Accerterà qualche consigliere comunale se è anche abbondantemente foraggiata dal Comitato?
Ma quel che più mi preoccupa è che Sacco parla di valorizzare TUTTE le competenze della città ma l’impressione di un semplice osservatore come me è che si siano privilegiate le contrade, la Mens Sana, associazioni e gruppi teatrali, musicali, di danza, ma ad esempio le Università per ora si sono viste poco (non parliamo di studiosi come Cornice, Ciampolini, Catoni e Ascheri).
Non ne abbiamo due? Salvo la prof.ssa Piccinni, nota per il suo stretto legame con la politica (nel Comitato Valentini o ricordo male?) e perciò da moltissimo al SMS, chi altri è stato coinvolto?
Sacco privilegia rapporto con Harvard, digitalizza, disegna, fa progetti, fa venire agenti della pace cateriniani, ma tutto questo chi coinvolge delle Università?
Per le Contrade? Mio figlio mi ha parlato di schede che dovrebbero confluire in un sito a sé della Prefettura (avrà capito male? che c’entra?). Perché il Magistrato non viene coinvolto e pretende che tutto quel che fanno le contrade vada nel suo sito?
Veniamo alla tradizione. La Nannini con qualche difficoltà affabulatoria ne ha parlato (è più convincente quando canta, mi scusi cara Signora), ma non è da affidarsi al Magistrato il rispetto della tradizione?
Qualcuno anche senza essere legista può pensare che i prefetti verranno ridimensionati sparendo le provincie come sono oggi? Ma parliamo di un’altra tradizione: la lingua. La nostra non doveva comparire come valore fondante dell’identità italiana? Invece niente.
Anzi i progetti solo stati presentati solo con titoli in inglese, perché non bilingui? E’ una specie di provincialismo, di subalternità o no?
Due ultime note dolenti.
Primo. Come si presentano i progetti che possono in qualche modo rientrare nei 10? Nel sito non ho trovato niente. Non ci dovrebbe essere un formulario o comunque un iter?
Trasparenza come secondo. Come finora non si è capito come sono stati spesi i 400mila euro, così ugualmente non si è capito se il milione e cento della Regione è arrivato o no e come verrà speso.
Nel sito niente. Ma il comitato avrà un ragioniere e un bilancio? Segreto? Non ne abbiamo già avuto abbastanza di bidoni da segreto? Come fanno i senesi a farsi prendere ancora una volta in giro? Posso fare piccola proposta da esperto in qualche modo di controllo cassa ecc.? Il Sindaco abbia la bontà di accettare un tecnico rappresentante delle minoranze del Consiglio comunale nella segreteria del Comitato degli enti, quelli che amministrano i soldi. Non per sfiducia, sia chiaro. Per tranquillità reciproca, anche sua (del Sindaco).
Per finire. Il tutto sembra un gran movimento alimentato da volontariato o da misteriosi fondi regionali. Cosa rimarrà di tutti questi gruppi al lavoro una volta che i soldi pubblici saranno finiti? Non c’è dubbio che ci sarà un bel business per alberghi, agri-turismo, servizi, guide turistiche e via dicendo ma cosa rimarrà di strutturale? Qualche vena di preoccupazione l’ho letta anche nelle parole di Sacco.
Spettacolo tanto, sostanza poca? Rispondete alle domande di sopra, l’entusiasmo che volete sarà più genuino. Sindaco, la responsabilità maggiore è la sua, se ho ben capito. Faccia il renziano vero, non d’apparenza.
Un Montepaschino Tranquillo
Dal Web

4 replies to “Libero Contributo – A proposito di Città della Cultura…

  1. Sarà anche Tranquillo ma due glie ha dette. Bravo! Lo pseudonimo lo capisco poco, ma capisco che ci sono tanti, come quelli che vanno sempre a dibattiti e presentazioni di libri e non dicono una parola, stanno boni boni. Ma non sono stupidi e interiorizzano e rielaborano.
    Io devo dire in più che il tutto mi sembra un’enorme bolla di sapone.
    La vita è ormai spettacolo, e l’Europa promuove questa che per qualche aspetto è anche degenerazione. Purtroppo il lavoro non è solo divertimento. Per il Burroni lo è, ma per altri?
    E gli eslcusi? Sacco lo sa quanti sono? Gli attori a Siena si sprecano. Che siano stati chiamati TUTTI a collaborare non lo credo neppure se li vedo schierati in piazza del Campo. Ne esiste un censimento?
    Lo sa Sacco che esistono anche dei compositori di musica importanti a Siena? Sentiti? Dubito che li conosca l’assessore alla cultura, non è romano (a sentirlo) e “straniero” fino a ieri?
    E perché con la Nannini non s’è sentita anche una Cristina Ferri tanto per fare un nome?
    La Capitale è una procedura che si basa sulla discriminazione tra le città. Solo per questo mi piace poco e a Siena la discriminazione politica non è mai venuta meno. Anche il nostro Tranquillo montepaschino lo conferma.
    Morale? Chi ha tempo da perdere ci si può dedicare, ma io consiglio ai miei figli di fare gli idraulici o i contadini

  2. Il ragionamento dell’ex (salvo!!) montepaschino ha una sua logica interessante ma non trascurerei il fatto che tutto il bailamme che viene fatto per Siena CEC19 serva soprattutto a mercanteggiare dietro la facciata ( do you know Scotte? Scotte Who? )

  3. Caro Santo
    ho avuto l’avventura di seguire per un poco (ammetto che non sono riuscito a seguire tutta la trasmissione) lo “spettacolo” andato in onda domenica 19 gennaio 2014 dal Teatro dei Rinnovati su Siena candidata a capitale della cultura nel 2019.

    Questo “dovrebbe” essere un evento in cui tutti i cittadini potrebbero ritrovarsi sotto una unica bandiera, la Balzana, per raggiungere questo importante traguardo.

    Questo è CIO’ CHE DOVREBBE ESSERE e che purtroppo ritengo che non sarà.

    Anche in questo caso, come in altri, la scarsa trasparenza, l’opacità delle informazioni, il divedere i cittadini in classi è la peggiore presentazione che si possa realizzare per questo eccezionale, almeno sulla carta, occasione.

    Una ultima nota: attenzione ai fondi che presumibilmente arriveranno, da chi saranno gestiti e quali enti, persone società saranno beneficiate. Scommetiamo che molti sanno già chi saranno i beneficiati?

    the best is yet to come
    jl

  4. girate intorno al problema! La cosa più grave è questa presa di fondelli della trasformazione sociale con la cultura. Proprio perché Sacco è qui dai tempi infelici di Flores e Cenni sa bene che è città basata sull’ESCLUSIONE dei cittadini liberi, che non stanno alla “dittatura” pieddina. Qui l’unica trasformazione sociale vera la fa il PARTITO! Pensate a Ceccuzzi, dal nulla onorevole e sindaco di Siena. Grande, grandissimo PARTITO, grazie che dai speranza a chi obbedisce, Sacco non lo sa? Non è possibile. E’ un professionista, lavora, prende quattrini (non si sa neppure quanti) oggi qui dalle istituzioni PD e domani altrove da altri, che importanza e differenza fa per un puro professionista? E’ diverso dall’avvocato che difende il colpevole, sapendolo tale? No, lui è esente da colpe ed è bravo, meno bravo è chi casca nel “sacco”!

I commenti sono chiusi.

close-alt close collapse comment ellipsis expand gallery heart lock menu next pinned previous reply search share star