Cari lettori, iniziamo la settimana con un lungo articolo inviatomi da Enrico Tucci. Non è mio uso, ma vorrei rispondergli in maniera organica. Per quanto mi riguarda la pastina fra PD e PDL a Siena l’ho sempre denunciata e mi era chiarissima fin dalla sconfitta elettorale del 2006 quando entrai in Circoscrizione 5, bisognava essere cechi per non vedere!!! Non sono certo contento che nessuno l’abbia denunciato prima e francamente non mi interessa avere il primato di aver stanato i SOFTY BOYS o i VERDINI FAN. Per quanto riguarda invece il Consiglio di andare al mare, qui mi trova più contrario. Infatti in quella fase credo fosse stata necessaria più diplomazia e politica che è fatta di compromessi anche duri da digerire. Alle volte si può scegliere un male minore per un bene superiore, con pochi voti si sarebbe mandato a casa il PD (Partito Dominante). Di lì si poteva ripartire, avendo anche la possibilità di accedere a documenti che i vecchi amministratori si erano scordati di rendere pubblici (ma che noi terroristi senesi cerchiamo di far conoscere). E’ vero nelle file del Neri c’erano degli impresentabili su questo Tucci ha ragione, il livello di coinvolgimento di certe persone avrebbe suggerito una mesta ritirata in silenzio, ma l’ego di questi uomini è difficile da dominare. Qualcuno potrebbe contestare al TUCCI che anche lui era parte del Sistema Siena fino a poco tempo fa con i SOFTY BOYS, meno con i VERDINI FAN e che nella sua coalizione c’erano persone che hanno sostenuto il Candidato Corradi che con il Ceccuzzi non ha certo fatto un opposizione HARD. C’è da dire però che TUCCI non è stato (almeno per quanto io sappia) coinvolto in prima persona nelle pastine del suo partito. Per quanto riguarda il ruolo dei blogger, qui si apre un mondo a parte. Infatti i blogger senesi hanno uno stile e una linea totalmente diversa. Io son propenso a dare spazio a tutti a chi critica e chi esprime opinioni diverse e non cambierò la mia linea editoriale. Tutti possono scrivere a IL SANTO. L’unica regola è l’educazione. Per me questa si chiama DEMOCRAZIA. Altra cosa che non farò è scendere in politica. Nella scorsa campagna elettorale mi è stato chiesto di entrare a far parte del comitato elettorale di un candidato, dopo averci pensato ho declinato, per mantenere la mia autonomia e avere le mani libere. Ringrazio oggi chi mi ha fatto quella proposta. Tocca a voi politici trovare un’alternativa diversa a questo Sistema, a noi blogger è riservato il compito di scrivere e commentare quello che accade a Siena, spronando e criticando anche chi sentiamo più vicini. Certi che la critica anche dura è il sale per una buona amministrazione.
ricevo e pubblico
Caro Santo,
i recenti articoli basati su una prima mandata di intercettazioni delle telefonate di Mussari rese disponibili, così come tanti altri articoli pubblicati nelle scorse settimane sui principali quotidiani e periodici italiani, che riportavano i verbali degli interrogatori di Ceccuzzi e C., sono la definitiva certificazione della reale esistenza e consistenza di quell’intreccio di potere che a suo tempo Bisi ha felicemente etichettato come “groviglio armonioso”.
E la storia non finisce qui. Anzi, probabilmente anche grazie al governo delle larghe intese, continua in questi giorni con la elezione della Sig.ra Mansi alla presidenza della Fondazione MPS, che sembra uscita pari pari dal famoso “papello” che dal 2008 codifica i rapporti tra Ceccuzzi (ed i suoi referenti romani) e Verdini, plenipotenziario del Pdl oggi più che mai.
Mi fa molto piacere constatare che tu dopo tante battaglie trovi ancora la forza di indignarti per il connubio Pd/Pdl, oggi per tutti innegabile, ma fino a poco tempo fa denunciato solo da te e pochi altri. Ti chiedo allora, con la onestà intellettuale e la indipendenza di pensiero che ti contraddistinguono, di portare fino in fondo il ragionamento. Mi riferisco alle feroci critiche (legittime) e alle accuse di collusione col centrosinistra (ingenerose ed infamanti) di cui siamo stati oggetto come lista Cittadini di Siena quando al ballottaggio abbiamo scelto di non schierarci con alcuno dei due sfidanti in quanto da noi ritenuti entrambi in qualche modo coinvolti col “sistema Siena”, ovviamente in misura diversa se non altro per l’amicizia e la stima che nutriamo nei confronti di Eugenio Neri. Resta il fatto che anche nelle sue liste erano presenti esponenti del groviglio, dirigenti iscritti al Pd fino al giorno prima e addirittura ex-amministratori nei governi della sinistra, alcuni dei quali ci ritroviamo oggi di nuovo in consiglio comunale, stavolta nelle file dell’opposizione. Evidentemente per la nostra lista, nata esplicitamente con l’intento di una completa rottura col passato, non era possibile un coinvolgimento. Di fronte all’evidenza dell’accordo spartitorio di Pd e Pdl e constatati i danni irreparabili causati alla Città, forse la nostra posizione di equidistanza risulta oggi meglio comprensibile ed in quel contesto giustificabile.
Scusandomi per questa lunga premessa, vorrei oggi parlare del futuro viste le difficoltà di bilancio e le fibrillazioni della maggioranza che un deludente e fatuo Valentini, “tutto chiacchiere e fascia tricolore”, non sembra in grado di governare.
Forse è davvero arrivata l’ora di andare al governo di Siena e provare a salvarla con un nuovo soggetto politico civico, inclusivo, in grado di rivolgersi in primo luogo a quel 45% di elettori che al ballottaggio si è astenuto, evidentemente non soddisfatto dall’offerta politica sul piatto e dalla, allora inevitabile, frammentazione del fronte anti-centrosinistra. Credo che un soggetto politico capace di prescindere dalle ideologie e dai protagonismi, che escluda a priori solo chi negli ultimi anni, quelli in cui si è preparato e poi consumato il disastro, ha attivamente sostenuto il “sistema Siena” partecipando ai suoi vantaggi, possa interessare la stragrande maggioranza degli elettori di centrodestra, i delusi da Valentini che non sono di certo pochi e tanti elettori di sinistra stanchi di sostenere una classe dirigente inetta quanto prepotente. Tutti elettori molto preoccupati se non angosciati per il futuro personale, della propria famiglia e della amata Città. Tutti elettori consapevoli che il centrosinistra non ha più niente da dire, ma tanti danni ancora da poter fare insistendo nella chiusura e nella autoreferenzialità.
Alla guida di questa coalizione, per gli indubbi meriti conquistati sul campo, potrebbe certamente porsi Eugenio Neri anche se in questo inizio di mandato, forse per comprensibile stanchezza dopo una tremenda campagna elettorale, ha mostrato solo a sprazzi capacità di aggregazione e di leadership. Il candidato sindaco è comunque un punto importantissimo, ma al momento secondario. Indispensabile è che le forze politiche potenzialmente interessate, così come le tante associazioni e movimenti di cui la Città è ricca, si mettano in discussione e diano inizio a processi di consultazione ed aggregazione su temi di grande respiro. Arrivare rapidamente alla formazione di un “governo ombra” che elabori politiche di governo e pubblicamente contrapponga le proprie proposte a quelle (se e quando ci saranno) della giunta Valentini potrebbe essere una modalità interessante di coinvolgimento della cittadinanza più attenta e degli opinion leader. I blog in questo contesto potrebbero ritagliarsi un ruolo decisivo in quanto unici, o quasi, mezzi di informazione libera e di libera discussione. Certo che, quando dalla informazione si passa, più che legittimamente, all’opinione, una linea editoriale improntata alla ricerca di coesione e condivisione, che dia meno spazio ad accuse, controaccuse e recriminazioni, potrebbe essere il lievito di questa “rivoluzione”, dolce, ma non per questo meno incisiva, che mi auguro e nella quale credo fermamente senza coltivare nessuna altra ambizione se non quella di esserne stato con caparbietà e passione uno dei promotori.
