La Rubrica delle Comiche – Si rende omaggio a chi ha tolto la libertà ai senesi…

Noi senesi siamo un popolo strano. Rendiamo sempre omaggio a chi porta disastri in città. In tempi moderni si omaggiano forestieri venuti ad amministrare banche e guidare università, oggi si omaggia un despota non fece altro che danni nel nostro territorio: Enrico VII di Lussemburgo . Vi ricordo che suo nipote Carlo IV fu quello che mise fine ai NOVE!!! Don brunetto da Monteriggioni non s’è innamorato solo dei pellegrini che risolveranno i problemi di Siena. Ma anche dell’imperatore Arrigo VII di Dante, che ci fa partecipare (con spese) a manifestazioni in suo onore a Lussemburgo e in un futuro p.v. (annuncia) a Siena. Arrigo amava Siena, dice? Ne è stato un nemico mortale!

Chissà chi è il consulente storico del Comune!

io mi accontento del file di una conferenza del prof. Mario Ascheri tenuta a Buonconvento questa estate. Non gliela pubblicai primo perché ero in ferie, secondo perché troppo lunga. Ne taglio solo qualche passo che offro al sindaco Valentini e agli altri curiosi lettori:

“Il 29 dicembre, dopo già aver condannato Firenze il 24, alla vigilia di Natale, Enrico incaricava di inquisire a due giudici, un Calandrini di Roma e un Altoviti di Firenze, cioè di procedere con pieni poteri e nonostante qualunque legge contro i ribelli, in prima fila Lucca e Siena in Toscana e Parma e Reggio al nord. La sentenza, scritta come molti documenti di Enrico del tempo da un notaio di Poggibonsi che poi si firma, dopo la fondazione, ‘di Monte Imperiale’, arrivò presto da Pisa, ad aprile del 1312. Le città non si erano giustificate con i due giudici incaricati, non avevano ubbidito, ma piuttosto perseverato nelle loro congiure, per cui non meritavano nessuna misericordia: venivano private di ogni potere e di ogni possesso e diritto per crimine di lesa maestà, che faceva banditi dell’Impero i loro governanti e cittadini e coloro che li aiutassero, mentre i loro debitori venivano esonerati da ogni debito. In più le città vennero multate: Lucca e Siena per 3mila lire, Parma 2, Reggio mille, il che indica la capacità contributiva diversa delle città(..).

Quanto a Siena, dal campo a Firenze, il 20 settembre, Enrico ordinava all’abate dell’Amiata di colpire i Senesi ribelli. L’assedio a Firenze, improduttivo per l’imperatore, fu un altro salasso per Siena, che pare aver inviato tra i 600 e 800 cavalieri e un 1500/2000 fanti, che subirono una solenne sconfitta all’Incisa(…)

Alla fine del 1312 l’Impero fece un interessante inventario dei nemici e degli amici. Firenze, Lucca e Siena, sempre in quest’ordine, sono a capo dei primi(…).

La morte di Enrico non chiudeva l’impegno bellico perché rimaneva viva la ribellione nelle terre senesi. Le spedizioni furono continue prima della sconfitta grave di Montecatini, dove i guelfi toscani ebbero la peggio da parte di Uguccione della Faggiola: Siena perdé 100 dei suoi 400 cavalieri e 400 dei suoi 3mila fanti, pare”.

Questa è la Storia, chissà fra qualche secolo i nostri pronipoti organizzeranno una mostra sull’ultimo BANCHIERE di SIENA dal titolo: “DISTRUSSE UNA BANCA, MA AMO’ PROFONDAMENTE LA CITTA'”… Avanti così PORA SIENA

Enrico VII
BRUNO VALENTINI PRIMO e ULTIMO
BRUNO VALENTINI PRIMO e ULTIMO

10 replies to “La Rubrica delle Comiche – Si rende omaggio a chi ha tolto la libertà ai senesi…

  1. GRAZIE Santo, non ci fossi tu come si farebbe? Tu e il Falorni sì che avete la memoria storica, ma forse lo dovevi indirizzare a Sacco, che non dica qualche bischerata al comitato quando lo incontra.
    Ci sono due refusi, ma Ascheri che avverto del post per chiedergli se e dove ha pubblicato la conferenza, se mai ti farà sapere meglio.
    L’imp. era Carlo IV del Lussemburgo, nel 1355 in combutta con i Salimbeni, sì quelli del MPS attuale
    All’Incisa i fanti saranno stati 1500-2000, immagino.

  2. Una buona domenica al sindaco, non c’è che dire.
    Bravo Santo, non buttare niente! Bea, hai dimenticato l’eretico, che come memoria l’ha lunga anche lui.
    Vi consiglio di non perdere l’articolo di Piccini sul cittadnoonline sulla mercificazione dei beni religiosi. Mi sembra molto interessante, anche se non so come ricontestualizzare le opere d’arte sacre. Molte chiese sono chiuse e non officiate. Che si fa?

  3. Grazie,caro Federico! Non immaginavo che conservassi con tanta cura i miei messaggi!
    No, non lo ho pubblicato perché dovrei farci le note ma nel frattempo ho lavorato alla nuova Storia di Siena (con novità: incredibile?), che mi è sembrata prioritaria: ne parleremo presto.
    Il sindaco sa che se ha dei dubbi storici può chiamarmi quando vuole; risponderò senza parcelle, stia tranquillo! Come Mangia d’oro mi sento obbligato e avrei piacere che si evitassero figuracce.
    Lussemburgo e Pisa, principale alleata di enrico VII, stanno giustamente celebrando.
    Noi avremmo potuto fare piuttosto un bel dibattito, ad esempio, senza spese, tra studiosi dell’età dei Nove per rinfrescare le vicende ai Senesi: ne abbiamo degli eccellenti in città.
    E sarebbe un’iniziativa culturale interessante.
    La propongo al collega Vedovelli che sta per prendere possesso!
    A presto

  4. ma signori avete letto l’articolo della NAZIONE di giovedì? ci sono i fazzoletti delle contrade! Che c’entrano? E che sponsorizziamo un privato orafo?
    Tra Comune e Capitale della Cultura si è persa la bussola?
    Magistrato delle contrade, non è il caso di essere più prudenti?

  5. Questo è il risultato di questo masochismo di noi Senesi che ci affidiamo ai gazzillori venuti da fuori per la guida della nostra Città.

  6. Lei è un Signore, caro Professore, non per niente La discriminano in continuazione.
    Ma prima di prendere queste iniziative strane, caro Magistrato, pensare! altrimenti si finisce di nuovo come con Hitler e Mussolini! chiedere all’eretico per chi non ne sa.
    Come al solito, poi, quali sono i costi? SEGRETO tutto come sempre?
    Viva la trasparenza renziana

  7. Ma avete visto l’articolo del Corriere sulle mura? Bea, segnalalo al prof. Ascheri che mi ricordo ne ha fatto di interrogazioni sul tema quando era consigliere! Adesso le scopre il Corriere, mi ricordo che fu semmai la Nazione a dare spazio alle mura. Questa Tancredi è come al solito, allineata. Un giorno o l’altro socprirà che il MPS sta crollando, ma quando era il tempo non dava nessuno spazio ai consiglieri di opposizione. Io seguivo il cnalae civico e poi andavo a divertirmi a vedere la stampa di regime. Potevo prevedere al 90% che cosa avrebbero stampato. Mio marito era furibondo che perdessi il tempo in queste ovvietà.

  8. Che qualcuno lo tenga fermo! Una foresteria per pellegrini al Santa Maria della Scala, giustificata da fatto che l’antico ospedale è tanto grande, insieme all’enoteca e la scuola di cucina. Si vorrebbe occupare uno spazio, perché tale lo considera Valentini, semplice spazio da riempire, senza nessuna idea veramente strategica, senza una visione complessiva di dove portare la città.

  9. l’unico che può rimediare è il tuo omonimo Piccini, caro amico! son sicura che lui ora certi errori del passato non li commetterebbe più, i suoi polli ormai li conoscerà, vi pare?
    parlate di PINACOTECA altroché di strame per pellegrini con quattro soldi, anzi bisognerà dargli anche il buono per la mensa universitaria dove si regalano i pasti (in parte a chi non paga tasse, lo sanno anche i muli allìuniversità)

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