Condivido l’articolo di J.L. e un’opinione che mi sono fatta in tanti anni di vita in questa città, è che ci siano troppe prime-donne. Forse un po’ di umiltà in tanti casi non guasterebbe.
Detto questo, il Comitato per Siena Capitale ha invitato innumerevoli volte i cittadini a partecipare alle manifestazioni ed a proporre iniziative. Chi non l’ha fatto non potrà poi, in caso di esito negativo, criticare chi in un modo o nell’altro, bene o male, ha lanciato l’ operazione.
Per quanto mi riguarda ci sono cose che mi lasciano alquanto perplessa, perché non potendo fare altro, ho comunque segnalato a chi di dovere alcune cose importanti che mai hanno avuto riscontro: neanche un “ricevuto”. E’ comportamento da cambiare, per tante, ovvie ragioni, anche nel caso fossero schiocchezze. Per rispetto, soprattutto, per chi, sempre bene o male, giusto o sbagliato che sia, si prende comunque la briga di intervenire e partecipare alla vita cittadina. Il dr. Cenni lo faceva.
Sono rimasta in po’ indietro e quindi quanto segue può darsi sia stato risolto, in tal caso mi scuso.
Non so, ad esempio, se sia normale che una città “patrimonio del mondo dell’UNESCO” non indichi nei posti più noti la prestigiosa qualifica. Non la segnala neanche sui depliant turistici, sulle pubblicazioni e CD che in migliaia di copie vengono spediti in giro per il mondo e sulla pagina in Rete dell’Amministrazione Comunale.
Poi, riporto alcuni brani tratti dal giornale in rete http://www.greenreport del 12 maggio 2014, che commenta il convegno tenuto a Cerreto Guidi ed altre località toscane riguardanti le Ville Medicee, con la partecipazione di assessori, sovrintendenti, e personalità varie. A conclusione degli incontri, venne stabilito che la
“Toscana (è) terra di giganti: record assoluto dei siti UNESCO patrimonio dell’umanità”. In estrema sintesi, si dice e si scrive che “se l’Italia è la punta di diamante tra le nazioni del globo coi suoi 49 siti UNESCO, il territorio che brilla di più è proprio la Toscana. Con la bellezza (è il caso di dirlo) di sette luoghi dichiarati patrimonio del mondo, nessuno in Italia riesce a batterla”.
Avessero proseguito, avrebbero potuto aggiungere che nella Toscana la provincia di Siena è quella che ne vanta di più: quattro su sette (dimenticanza?).
Non è cosa da poco da divulgare ed inserire nella documentazione per Siena Capitale, mi sembra.
Gli altri siti UNESCO toscani ed i numerosi club, avrebbero potuto appoggiare la domanda. io credo. E’ stato fatto qualcosa in tal senso? Il prof. Calabrese è morto, il prof. Flores D’Arcais allora neanche c’era, un invito a far parte del Comitato alla prof. Stringa, fiorentina, che ha agganci in tutto il mondo, avrebbe portato valore aggiunto, io penso.
Siena ha un simbolo “messaggero nel mondo” della città: “la allegoria della pace”, di A.Lorenzetti, in Palazzo Pubblico. Che fine ha fatto il totem che lo indicava e che era stato messo nella Sala della Pace?.
Siamo, anche secondo la Costituzione Italiana, legati ed aperti alle grandi istituzioni internazionali: non è stata cosa da poco alleggerire il testo giuridico della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo facendone una bellissima versione poetica ed una semplificata adatta ai bimbi, dai più piccoli in poi.
Mi blocco; non ritengo banalità quanto sopra, ma mi chiedo anche:
Possibile che tutti quelli che vivono in città, e pazienza quelli che si interessano solo dell’orticello di casa, ma i nostri vari gabbiani, non si siano mai accorti, che dico, che scrivo, che neanche il simbolo unesco viene indicato.
Mi scuso, non interverrò più.
Giovanna Angeli
Nota de IL SANTO: Purtroppo non ci si può accorgere di tutto in una città che ha così tante problematiche. Perché poi non dovrebbe più intervenire?
A proposito di Unesco ci sono delle domande che devono avere una risposta chiara dall’Amministrazione comunale.
Il Comune di Siena riceve circa 100.000 € all’anno dall’Unesco. A fronte di ciò dovrebbe però essere presentato un adeguato piano di valorizzazione del sito Unesco. Esiste questo piano? Cosa prevede? Le eventuali previsioni sono mai state applicate? No, perché con quei soldini (tanti!) chissà quante belle cose potrebbero essere fatte per la nostra Città.
Una curiosità importante, alla quale è doveroso dare una risposta da parte dell’Amministrazione di una Città che aspira a diventare Capitale europea della cultura…
Ci stiamo informando con il Consigliere Giuseppe Giordano, a metà settembre vi faremo sapere… Per ora l’appuntamento per visionare la documentazione è stato rimandato almeno un paio di volte… Stay tuned!!!
Magrini il tuo articolo sopra lo condivido abbastanza. Mi domando però se quando lavoravi in prima fila nel comitato per la candidatura del Ceccuzzi avresti mai immaginato di esere costretto a rifarti un verginità nel giro di così breve tempo. Ma tranquillo, il tuo problema è un problema che a Siena hanno in tanti, tu sei solo più bravo e inteligente nel gestirlo rispetto ad altri.
La signora Angeli dice cose vere. L’unica che non condivido è quella che riguarda la partecipazione pubblica ai dibattiti per lo sviluppo di Siena CEC. Qui non è come ai matrimoni “parli ora o taccia per sempre”, perchè le garantisco che qualcuno qualche progetto a qualche responsabile l’avevo presentato. Niente di male a non essere accettato, non voglio certo dire che fossero progetti irrinunciabili, ma quando manca anche un banale cenno di risposta, anche solo per cortesia e per dare il rispetto dovuto a chi, anche per un attimo, si è speso a pensare qualcosa per la propria città…beh, allora siamo messi male! La verità è che fin dall’inizio, la cosa è stata gestita in modo parziale, opaco e familistico, senza un progetto vero e pubblico fin da subito, con l’arroganza e la supponenza che deriva dal pensare che siccome s’è sempre fatto così si faceva bene, nonostante una caduta inesorabile dall’olimpo delle città isola felice fino allo stato attuale che testimoniava il fallimento di un metodo sbagliato. Ed è giusto che Siena non vinca, perchè negli altri posti non sono stupidi o sprovveduti come forse pensava chi oggi si adira per classifiche temporanee in cui Siena è ultima tra quelle rimaste in lizza. poi ci sta anche di vincere, ma voglio vedere cosa ne sortirà…..
Già da consigliere comunale tentai di far capire proprio al dott. Cenni ricordato (ma sentiva anche l’assessore alla cultura che preferiva spendere circa un milione nostro, perché del del Comune-Fondazione-MPS, baloccandosi vanamente con il “Buongoverno”) c’era chi il simbolo Unesco lo metteva persino nella carta del Comune usata quotidianamente (Firenze). Qui c’è troppa grazia e tanti dettagli importanti più o meno si perdono.
I quattro Comuni dei siti Unesco senesi da Lei ricordati sono stati avvertiti che c’era un Club Unesco attivo di nuovo in provincia di Siena. Ha visto reazioni Lei? Gli enti, le ass. ambientali e non solo sono stati.avvertiti di un concorso Unesco “La Fabbrica del Paesaggio” cui segnalare manufatti recenti interessanti, Il vincitore avrà a breve un riconoscimento e sarà segnalato sulla stampa. Crede Lei che la notizia abbia avuto riscontri?
Il Club Unesco di Siena ha, ad esempio, ricordato il centenario di Verdi all’Archivio di Stato con un fantastico concerto di Cristina Ferri e in Prefettura il grande tema scientifico (ed economico) dei Vitigni degli Etruschi: crede Lei che gli eventi, debitamente,notificati ai media abbiano avuto un qualche spazio? O forse con una qualche differenza rispetto a una qualunque iniziativa di chi ha fondi per la”comunicazione” o è del gruppetto dirigente? I mali di Siena contemporanea sono assai radicati,anche più di quanto si possa sospettare e sono più i dotti silenzi da cogliere che non le dichiarazioni esplicite.
Lei stessa, credo, conosce chi ha sostenuto che se il Club non si giovasse di certe collaborazioni avrebbe un’altra risonanza, o sbaglio? Perché allora non lo ha dichiarato apertamente, non era un elemento di “partecipazione” e di verità?
Qualcuno ha rimproverato a un giornalista di aver modificato la propria policy. Ce ne fossero, vivaddio, dopo tutto quel che è successo! Doveva continuare come altri a far finta di niente e coprire,,coprire, coprire come sempre?
Per il sempre attivo Giusti: per quanto so, il Comune ha avuto un’erogazione sulla legge per i siti Unesco di circa 160mila euro (non annuale, credo) per le storiche mura di Siena e da allora si chiede che il Comune renda conto del suo utilizzo. L’ass. Mazzini ha proprio pochi giorni fa invitato chi aveva manifestato interesse al tema (tra i quali il sottoscritto: dagli anni 2007-8 con reiterate interrogazioni che trovarono l’ascolto del giornalista Tinelli) a un incontro in cui ha annunciato varie iniziative pubbliche che mi sembra vadano nella giusta direzione. Che ben vengano! I tempi sono più che maturi mi sembra. Il tema meriterebbe anche qualche dibattito dal punto di vista storico, ma qui entro nel personale e rinvio pertanto a tempi migliori.
Grazie delle precisazioni, professore! Ci ha parlato di due iniziative di cui non s’è saputo nulla tra gli esclusi dai circuiti interni dell’Unesco e dei blog alternativi come questo, ma non mi meraviglia. In compenso io avevo saputo grazie a Italia Nostra dell’incontro in Prefettura su Petriolo che fu davvero interessante. Ma il vostro Club ha poi proseguito? L’area mi sembra molto importante anche per Siena. O nessuno se ne occupa perché non è sulla Francigena?
mi telefoni, cara!