Tu mi fai girar
tu mi fai girar
come fossi una bambola…
Poi mi butti giù
poi mi butti giù
come fossi una bambola…
Bruno, tu mi turbi il sonno…e lo fai ad una città intera…

Pensavo di essere io a farlo con le mie calze a rete e i miei volan di raso, con bustiers e babydolls, e invece no… niente può di fronte alla tua verve neppure la mia penna irriverente…
Quante cose sai… e quante cose fai…
Quante ne disfi… e quante ne disconosci…
Come te non ce n’è, neppure per una fatalona… come me…sei un diavoletto della Tasmania!!!
Ma quante ne hai combinate in meno di una settimana con la tua allegra brigata?
Non so da dove cominciare.
E poi dicono che la politica a braccetto con la triste burocrazia amministrativa unné divertente!!!
Siena è un intreccio degno dell’Azzeccagarbugli!
Di striscio, da ex primo cittadino, lo smarrimento della variante al Piano Urbanistico del Comune di Monteriggioni per il quale nel 2015 non esiste un formato digitale.
Da amanti delle tradizioni, l’allora Sindaco e Giunta, per gli indirizzi di organizzazione degli uffici e dei servizi, hanno preferito adottare una riforma con penna e calamaio anziché quella che ha interessato tutti gli altri comuni italiani con l’adozione del Codice dell’Amministrazione digitale del 2005.
Per l’uso di mezzi alternativi si sono poi dotati di piccioni viaggiatori per le spedizioni delle documentazioni in Regione e Provincia piuttosto che della posta certificata.
E si sa che non sempre i piccioni viaggiatori portano le reali notizie.
A volte i nemici si insinuano nei canali di ricezione e possono inviare “varianti” non conformi all’originale.
La sperimentazione non ha avuto esito positivo.
Riesumazione di quel “Carneade? Chi era costui?” dell’Assessore alla Cultura Vedovelli che sembrava dover esser silurato ma, davanti alla Selfie-Woman come sostituta, lo “spirito Salvatore della Città” gli è apparso in sonno e gli ha detto “Massimo, vieni fuori!” – “Alzati…e cammina!!”
Ed egli, unto dallo “spirito Salvatore della Città”, dopo mesi di tombale mutismo, ha rilasciato un’intervista bomba che ha sconfessato tutto quanto si credeva che fosse ormai stabilito per il Santa Maria alla Scala a poco dallo scadere anche dell’affidamento per la gestione dei servizi del complesso museale.
Ricordo agli addetti ai lavori che tra un mese scade l’affidamento!!!
Come la risurrezione di Lazzaro scosse le coscienze, così quella dell’Assessore Vedovelli è riuscita a far risvegliare non solo “i nemici” ma anche tutto l’allegro vicinato.
Persino la Capogruppo PD in Consiglio comunale, non ci sta e si fa portavoce del gruppo consiliare piddino che “Non si farà più carico delle scelte dell’amministrazione non discusse e non condivise”.
Il che vuol dire che sinora il PD in Consiglio ha appoggiato anche scelte dell’amministrazione non discusse e non condivise.
La questione non sorge per quelle non condivise, ma per quelle non discusse.
Quindi in Comune si sarebbe in una situazione di accettazione della dittatura dettata dal “Re Colla alla Poltrona” oppure proprio d’inutilità del confronto perché non frega a nessuno di svolgere con serietà il mandato?
La Carolina Persi spieghi più nel dettaglio cosa intendeva dire.
E poi dove sta scritto precisamente che il Santa Maria alla Scala sarebbe diventato una Fondazione?
L’atto di indirizzo, che la stessa ha firmato, “impegna la giunta a delineare una forma di governance con un soggetto autonomo con proprio bilancio e propria struttura organizzativa…alla luce anche della recente normativa sulle fondazioni”, e “anche” non vuol dire “soltanto”…
Quindi han ragione i cattivoni.
Come direbbe Magalli a I Fatti Vostri, sul blog votato a futuro Presidente della Repubblica: “Signora…, le buste sono tre! Scelga la A, la B, o la C?!”.
O almeno tre…
Busta A: si è di fronte ad uno scontro interno celato dall’escamotage su che fine farà il SMS.
Busta B: è, semplicemente, una farsa.
Busta C: era stato tutto stabilito dietro le quinte con tanto di possibili soci e il resuscitato Vedovelli ha rimescolato le carte in tavola con parole neanche tanto insane.
Risposta alla busta A: si tratta di un pretesto.
Per una cattivona come me: perché sinora nessuno all’interno della maggioranza ha levato un venticello di tempesta, neppure una domandina a Brunetto and Company, che ne abbiamo sentite e viste di ogni, e si sono spesi soldi pubblici per inutilità quali le colonnine elettriche, la promozione e pubblicizzazione della Città senza un effettivo ritorno aggravata dalle azioni in occasione della agognata candidatura a Capitale europea; e ancora la rimessa della cultura e del patrimonio senese pro-turismo a società eccellenti a chiara dimostrazione dell’incapacità degli Assessorati di competenza, la chiusura dello stesso SMS per incuria di gestione post-proroga del vecchio affidatario, e potrei continuare annoiandovi soltanto.
Why PD?
E ora alla possibilità del Consorzio pubblico sembra sia scoppiata una guerra fratricida.
Risposta alla busta B: se lo scontro è reale allora verrebbe meno la fiducia… si farebbe avanti lo spettro nero delle elezioni. Bruuu!!! Che paura!!!
Risposta alla scelta C: si sono scoperte le carte, saltati i piani di destinazione del Santa Maria alla Scala e il coperchio del vaso di Pandora si sta per aprire?
Come posso non essere sedotta…
In tempo di Palio, ebbri i senesi come i Troiani dopo la falsa vittoria mentre credono che il Cavallo lasciato sulla spiaggia dai Greci sia un dono, nelle tue stanze Oh Brunetto! come il dottor Victor Frankenstein nell’ombra, soprattutto da Confcommercio e abitanti del luogo, compivi esperimenti per dar vita alla tua Creatura: l’Outlet di Isola d’Arbia.
Il mostro di Frankenstein portava il nome del dottor Victor Frankenstein.
La Creatura era espressione della paura al tempo diffusa per lo sviluppo tecnologico senza freni e lo ha immortale, ma era anche esempio negativo per il fatto che il dottore compisse esperimenti illeciti ed eticamente discutibili.
Non credo però che la tradizione del nome verrà rispettata…
Mara Morini
suvvia ma i costruttori non si diranno contenti quando arriveranno i 100mila della Regione per rifare le Scotte e i 40mila per completare il SMS? Che ingrati, c’è bisogno anche dell’outlet per buttare un po’ di cemento fresco fresco?
Valentini, chieda una delibera, altrimenti non lo andiamo a votare semplice, non faccia come il Berlusca che s’è fatto infinocchiare, anche lui da un fiorentino. Lei il suo cellulare lo avrà, no? E allora lo tempesti, le due delibere o niente voti da Siena: Lei farà un solenne proclama contro di lui. La Confindustria e API però potrebbero aiutare,m no? E la CNA? Forza, con la Vostra società civile del Groviglio, suvvia!