L’intervista rilasciata dall’assessore alla Cultura Francesca Vannozzi fornisce le prime seppur tiepide risposte alle motivazioni circa le dimissioni del precedente assessore alla Cultura Vedovelli, che aveva preferito non esprimersi al tempo sulle ragioni del suo allontanamento.
Non che ci fosse difficile comprenderle.

Un assessorato monco: il sindaco tiene per sé le deleghe al Santa Maria alla Scala, riconosciuto come il più importante complesso da rinnovare e ricollocare in ambito culturale e la direzione è affidata ad un professionista estraneo all’amministrazione e alla città.
All’assessora rimane quindi solo una parte della struttura con una dirigente che passerà alla storia come la record woman di disastri e una funzionaria ripudiata dallo stesso Sindaco, da sempre cacciata da ogni ufficio a cui veniva assegnata a causa dei suoi danni epici.
Nel progettarne le azioni necessarie, dalle attività alla comunicazione, dagli spazi alle esposizioni, si preferisce comunque l’affidamento “esterno” tramite gare chiaramente non a costo zero o che comunque, come abbiamo visto per i risicati proventi che vanno nelle casse comunali, e per la scarsa fruibilità del Complesso museale così come è adesso, poco convenienti.
Sarebbe il caso di farne una valutazione costo/efficacia, i consiglieri ne avrebbero tutte le possibilità, considerando circa il reale sviluppo anche solo comunicativo del Santa Maria alla Scala, elevato ad attrattiva culturale e turistica.
Realtà provinciale, che sarebbe stata un fiore all’occhiello visto che nella storia si trova lungo una delle vie, La Francigena, fra le più conosciute e percorse in Europa e con una storia che ne fa un simbolo di carità e cristianità.
Invece è trattato dai turisti come un comune e vecchio museo, non per ignoranza del turista ma per l’incapacità di questa amministrazione di raccontare la nostra storia.
Non si possono raccontare storie di cui si disconosce l’argomento.
Lo scorso anno l’estate è stata un periodo disastroso sia per cultura che per turismo tolti i periodi palieschi, e con un calendario ancora da definire sarà difficile per gli operatori di settore fare promozione.
I pacchetti turistici integrati poi (cultura-turismo-ospitalità) a Siena sono solo slogan da usare a piacere da questa amministrazione.
La Pallai se ne tiene ben distante.
Lavorare con albergatori e operatori di settore proprio non le riesce, eppure sul suo profilo fb non mancano le pubblicità alle attività di famiglia.
Sul Testo unico sul turismo della Regione Toscana tace.
Sono le sagre, le corsette e ora il wedding che la appassionano.
L’assessora Vannozzi chiede di dare un taglio agli affidamenti esterni e la restituzione delle attività di programmazione incominciando da quella estiva all’assessorato di competenza.
I cattivi pensieri condurrebbero a dedurre poi che il Sindaco abbia mantenuto le deleghe al Santa Maria alla Scala non certo per capacità, visto che ha affidato anche il sottil pensiero all’Opera Laboratori Fiorentini, né per la volontà di risparmiarci un assessorato quello alla Cultura che è in piedi ed ha un assessore competente designato, semmai per farne fattore economico e motivo di personal gloria, non anche di tornaconto…
I cattivi pensieri porterebbero a pensare che quel sempliciotto che si è ricoperto per 4 anni di ridicolo e di figuracce colossali, una dietro l’altra, di cui l’ultima quella del sidecar, non è altro che un uomo nelle mani di un sistema trasversale di poteri (sia chiari che “scuri”) che hanno preferito e convenuto su una pax garantita da un “vuoto cosmico”. Questo è spiegato dai vari “soggetti a peso specifico zero”, di comprovata incapacità, incompetenza e inadeguatezza, messi nei ruoli chiave e di responsabilità dell’Amministrazione (i risultati parlano da soli) che dovevano circondare il “vuoto cosmico” del vertice politico della massima istituzione cittadina. A garanzia di tutto ciò, i poteri, hanno avvicinato loschi individui infiltrandoli all’interno della “stanza dei bottoni”, con il precipuo scopo di garantire che nulla funzionasse.
I cattivi pensieri ci condurrebbero… ma la Mara è immune dai cattivi pensieri… non ne fa.
Mara Morini
la Francigena non passava dal SMS, solo l’Ineffabile poteva pensarlo…per farsi dare soldi assegnati alla Francigena…si motiva allegramente?