Non c’è solo l’incandescente situazione internazionale o le evidenti difficoltà perduranti nel Paese. A Siena c’è anche il pericolo fascista, ci dicono il sindaco e organizzazioni storiche e non storiche di sinistra di fronte alla vivacità di Casa Pound e Forza Nuova.
Non entriamo nella questione giudiziaria: come per il rinvio a giudizio del dott. Valentini, la magistratura controllerà se esistono gli estremi di legge per intervenire.
Teniamoci su un piano puramente etico-politico. Su questo il fascismo va respinto con forza, non con interventi avventati. Il dott. Valentini è in condizioni di dire che “Il 25 aprile ci ricorda come ci si debba opporre, sempre, a qualsiasi forma di autoritarismo, di discriminazione, di odio, di violenza e di intolleranza”.
Pensate, lo dice il sindaco del partito che più è responsabile della crisi profonda MPS e quindi della città e del suo territorio, i cui responsabili hanno dominato la Fondazione e la Banca violando ogni limite istituzionale, il sindaco che ha dovuto riconoscere l’assenza di libertà in città durante la drammatica onnipotenza del partito! I primi ad aver violato gli ideali del 25 aprile non sono stati proprio i suoi compagni che usarono della posizione di predominio per motivi clientelari a tutti noti? E non sono comparsi recentemente scandali anche gravissimi in enti sempre controllati? E le nomine non hanno avuto luogo con criteri sempre discutibili? E il sindaco non ha violato (consentendomi di accusarlo di essere ‘fedifrago’) la sua solenne promessa elettorale di far completa chiarezza nella vicenda MPS? E si è forse opposto alla recentissima modifica del Regolamento del Consiglio comunale che ne diminuisce la già difficile funzione democratica?
Lui e le organizzazioni di sinistra, silenti negli anni roventi quand’era il momento di fare denuncie a voce alta, a Siena sono le meno titolate a parlare del 25 aprile. Si possono fare discorsi ufficiali, ma sono così poco credibili in certe bocche che hanno infatti sempre minore pubblico.
Si chiedano piuttosto, come non fanno, perché organizzazioni di una destra prima non operativa a Siena riescono a trovare spazio; si chiedano – invece della loro ‘intolleranza’ tendenzialmente stimolante all’odio – perché i 5 stelle trovano sempre maggiore consenso.
Il dott. Valentini non dovrebbe piuttosto verificare la notizia data da un blogger circa intimidazioni a un giornalista? Dov’è il clima di libertà rivendicato come suo successo? Un giornale recentemente ha ricordato le pubblicazioni sulla crisi ‘dimenticando’, stranamente, quelle dell’autore precursore e più incisivo.
Le ‘discriminazioni’ contrarie allo spirito del 25 aprile sono forse meno numerose oggi. Ma, a parte quanto avvenuto con i lavori per la CEC, non sarà che c’è meno da regalare: contributi, incarichi e posti di lavoro? Almeno le bici pagate dal Comune non discriminano per motivi politici: se mai per l’età, mentre per le auto elettriche la discriminazione è puramente di classe.
Quindi è il caso di fare discorsi del tutto diversi (come ha fatto in parte l’Esecutivo stesso dell’Unione comunale PD): umili, riflessivi, problematici, meglio anzi se autocritici. La falsa retorica del 25 aprile è controproducente non solo per una ‘parte’ ma per il Paese: quando lo si capirà? Bisognerebbe piuttosto discutere come parlarne, soprattutto ai giovani, in modo adeguato ai problemi attuali, tanti, della nostra vita democratica.
Mario Ascheri
GRAZIE SANTO! CARICO IN FB PIù TARDI…ORA LASCIO A TE LO SCOOP! DOPO LA NAZIONE CHE RINGRAZIO ANCORA: LORO NON AMANO GLI ARTICOLI LUNGHI E L’ESSENZIaLE C’ERA ECCOME! A STASERA SU SIENATV ORE 22,35.
Carissimo Mario Ascheri, se si aspetta che “costoro” riflettano sulle menzogne, sul malaffare, sulla mala gestione della città tutta….CAMPA CAVALLO!
è un aspetto della crisi….profonda…possiamo avere migliaia di turisti tutti i giorni ma se non si risolvono questi problemi…gentuccia, ma anche molti che non ci mettono la faccia….