Editoriale de IL SANTO – ASSEGNATO IL PREMIO PULITZER dei BLOGGER SENESI…

Chi legge la rassegna stampa sa che pubblico sempre gli articoli di WIATUTTI, questo però si merita il premio PULITZER dei blogger senesi!!! Leggetelo è un capolavoro ed è l’analisi perfetta di Siena e dei Senesi… Buona lettura…

“Caro Wiatutti, non so se riuscirai a darmi dei buoni consigli in merito a ciò che sto per scriverti. Io sono un malato! Per mesi e mesi, dico di odiare il PD in discussioni pubbliche e private, schifo i suoi politici, incito all’opposizione decisa. Ma poi, quando mi trovo dentro la cabina elettorale, la mano mette la X sempre lì, dove c’è il simbolo del PD. Vorrei tanto guarire. Michele del PD”.

Caro Michele,
grazie per esserti rivolto al Couching di Wiatutti.
Non so se riuscirò a risponderti compiutamente, in quanto, appena ho letto ad alta voce il tuo messaggio, come faccio sempre per impostare la risposta, il vetro dell’iPad mi si è crettato ed adesso nel centro in alto, proprio accanto a dove solitamente viene mostrata l’ora, c’è una bella ragnatela che si allarga sempre più. Tra l’altro, in certi punti taglia anche le dita, per cui finirò l’analisi del tuo caso, con ogni probabilità, con più sangue addosso di un ciclista dell’Eroica.

Scusami se ho tergiversato prima di iniziare a rispondere, ho anche provato a pensare se il Mago mi avesse chiesto da quanto tempo avevo l’iPad per poi commentare tipo: “Certo lo tieni bene, sembra nuovo”. Comunque adesso c’è questo cretto nell’iPad che somiglia molto al tuo dissidio interiore. Questo non significa che tu debba rivolgerti alla Clinica iPhone prima di recarti alle urne (mentre io dovrò andarci sicuramente, no… non a votare… a riparare l’iPad), ma che comunque occorre andare alle radici di questo tuo comportamento.
Da quello che mi dici, mi vengono in mente varie possibilità.
La prima è che tu soffra di schizofrenia. Così, per quattro anni, ti tagli i capelli a spazzola, ti radi tutti i giorni, tieni tutto in ordine pulito con fare maniacale, guardi con sospetto chi non è come te, o non la pensa come te, tendi ad avere comportamenti e pensieri assolutisti, salvo poi, nel momento topico di recarti nel silenzio dell’urna, lì solo con la tua coscienza, vedere il Peppone che è in te venire fuori prepotentemente e prendere il sopravvento.
La seconda possibilità, nel tuo caso, ma anche di gran parte della cittadinanza, è quello che tu sia affetto dalla Sindrome di Stoccolma, da non confondere con la Sindrome di Stoccolmo, anch’essa molto diffusa nel borgo polveroso. Provo a tratteggiare le differenze tra i due disturbi, anticipandoti che entrambi portano alle stesse conseguenza, ovvero, votare PD; per cui a volte non è facile capire se il soggetto che si ha davanti sia affetto dall’una o dall’altra. Dunque, la Sindrome di Stoccolmo è quel disturbo di cui soffrono quei soggetti che, come parassiti, hanno pocciato dalla Muccona per anni, ben oltre i loro meriti, senza peraltro fare niente di considerevole per guadagnare i molti denari che hanno ricevuto. Dovendo la loro attuale agiatezza a tale situazione, vivono in un perenne ed acritico stato di riconoscenza che li spinge ad avere esattamente lo stesso comportamento da te descritto, nella tua richiesta di aiuto. Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, invece, come possiamo leggere da Wikipedia, “durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all’amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice”. Come puoi ben capire, anche questo tipo di devianza potrebbe facilmente essere ascrivibile al comportamento da te tenuto.
Una terza ipotesi è che tu sia sottoposto ad una sorta di riflesso pavloviano o riflesso condizionato. Probabilmente hai, nel corso della tua vita, ottenuto tutta una serie di vantaggi ogni volta che ti sei recato alle urne ed hai espresso la tua intenzione di voto in una certa direzione e anche adesso che vantaggi non esistono più o sono molto più risicati, in automatico continui ad esprimere la medesima preferenza, proprio come i cani di Pavlov.
La quarta e più scontata ipotesi è che tu abbia una qualche forma di masochismo.
A ben vedere però, esiste anche una quinta ipotesi. Ci sta cioè che tu sia nel giusto e che l’alternativa sia ben peggiore della proposta e conseguentemente la cura sia molto peggio della malattia, legittimando quindi quello che sembra un comportamento compulsivo e derubricandolo a semplice normalità.
Dunque, come puoi ben vedere il tuo caso è abbastanza complicato, tale da non potersi risolvere al primo turno. Serve come minimo un ballottaggio.
Come sempre, nel caso tu voglia comunque correggere questo tuo modo di agire, ti affido un compito da completare. Procurati un fac-simile di scheda elettorale dove siano presenti i loghi di tutti i candidati. Trova quindi il seguente materiale: una matita copiativa, una confezione di grissini torinesi, un barattolo di Nutella da un chilo. Quindi, da adesso fino alla data in cui verranno effettuate le elezioni, tutte le mattine alle ore 7.00 segna una X su di un candidato dell’opposizione, prendi un grissino e intingilo nel barattolo di Nutella. Assaporalo, non deglutire subito, gusta la bontà ad occhi chiusi. Quindi chiudi a pugno la mano destra per ancorare questo pensiero di aver votato l’opposizione con il delizioso gusto della Nutella. Ripeti ogni giorno. Magari non servirà a farti perdere la tua indesiderata abitudine, ma almeno, quando sarà, ti sarai abituato alla sensazione di bruciaculo.
Il tuo couching, come avrai capito, volge al temine. Ma non prima di lasciarti alle cure delle premurose mani del Mago.
“Guarda caro Michele, la tua non è una malattia, tu sei semplicemente un’automa. A Siena ce ne sono tanti, sai? 20.000 pensionati con la massima dopo essere stati trenta anni a parlare delle monte di luglio, perché di quelle di agosto se ne parla a follonica. 10.000 figli di pensionati con la massima con quei loro negozietti che aprono alle 11 e chiudono alle 14. 20.000 mogli di pensionati con la massima che hanno versato i contributi di un rom e passano le giornate a lamentarsi del vicino che ha parcheggiato storto e ad attaccare quadri. Se ci aggiungi un sacco di sistemati in posti dove puoi dire “stasera non vengo” come fanno a non votare PD? Tu Michele sei semplicemente uno di questi.”

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