Lo sfogo di Carlo Regina, che pubblico per intero in fondo a questo editoriale è legittimo.
Va contestualizzato e visto che questo blog fa anche da memoria storica, mi prendo io l’onere di farlo.
I senesi, quelli che affollano la sala per la presentazione del libro di Vecchi sul caso Rossi, si scordano che c’è stato un periodo buio in questa città.
E’ il periodo in cui Mussari comandava ed insieme ai suoi sodali determinava i destini di tutti noi.

Il periodo in cui tutti bramavano una foto con BEPPE, il Cenni era Sindaco, Gabriello Mancini tagliava il nastro con il Vescovo BUONCRISTIANI (mai nome fu più sbagliato) e le contrade si alzavano in piedi ad applaudire quando avevano ospite Ferdinando Minucci.
Un periodo in cui L’ERETICO scriveva libri, Il Santo iniziava la propria esperienza con il blog e in cui il blog FRATELLO ILLUMINATO sparava a zero sul Sistema Siena e il Professor Grasso (IL SENSO DELLA MISURA) ci informava sulle problematiche dell’Università.
Era anche il periodo in cui è nato il sito Impegno per Siena (di Marco Falorni) a cui ho collaborato e che è stato il primo ad avere una rassegna stampa contro il potere del Sistema Siena che in quel momento era agli apici del suo splendore.
Politicamente gli unici a tenere botta erano quelli delle Liste Civiche Senesi di Pierluigi Piccini.
Torniamo a noi.
Quello è stato un periodo in cui noi bloggers ci sentivamo dei carbonari pochi nel mio caso sapevano chi era IL SANTO, dovevo proteggere la famiglia, perché il Sistema Siena non gradiva il lavoro che facevo e quotidianamente persone pagate erano alla ricerca delle mie tracce (e quelle degli altri blogger) sul WEB. Il vecchio blog l’ho chiuso per pressioni, minacce e devo ammettere per paura di compromettere la serenità della mia famiglia.
La pressione più forte verso chi si opponeva a questo Sistema era la querela, sistematica, puntuale, per tentare di bloccare il libero pensiero che pochi avevano l’ardire di usare in questa città.
Pensate: pare, sembra, si dice che per scoprire chi fosse FRATELLO ILLUMINATO si sia fatta anche una rogatoria internazionale. Forse è solo una leggenda, ma questo da il senso di come si agiva in quel periodo.
Era anche il periodo in cui trovavi lettere particolari in cassetta oppure anche documentazione interessante che qualcuno dotato di coscienza ti faceva recapitare.
La vicenda di Carlo e di altre persone sospettate di essere Fratello Illuminato è molto più pesa della mia.
Vi basti pensare che a un sospettato fu forzata la porta di casa dai carabinieri con l’aiuto dei pompieri perché era fuori casa. Vi ricordo che si trattava di una querela per diffamazione e non un’indagine per terrorismo!
Prove che Carlo e gli altri fossero FRATELLO ILLUMINATO non ne sono mai state prodotte e anche il tribunale di Genova li ha assolti. Allora come sono arrivati a loro? Semplice la parola è: delazione. Infatti alcune persone hanno fatto dei nomi e questi nomi sono stati presi per buoni da chi di dovere e da queste confidenze sono iniziate le indagini. Queste stesse persone ora le vedo commentare su Facebook contro il Sistema Siena, lo sapete, mi fate un po’ schifo…
Eravamo dei terribili fomentatori, aizzatori di folle, destabilizzatori del Sistema Siena.
Del Sistema Siena, faceva parte attiva anche David Rossi, il quale con quei milioni che aveva a disposizione aveva la possibilità di addormentare le masse (in quel periodo le sponsorizzazioni erano all’ordine del giorno) e di gestire tutti quei giornalisti che ora si strappano e vesti per la sua morte.L’unico forse più potente di Lui da questo punto di vista era il Bisi.
Era il periodo delle agenzie di stampa pagate con i soldi pubblici, ma al servizio del partitone e dei potenti senesi.
In quel periodo cari senesi quei giornalisti che ora affollano le sale per il libro di VECCHI erano diciamo così girati dall’altra parte. Eppure materiale per scrivere e fare del serio giornalismo c’era. Diciamo che la nascita di noi blogger è proprio un’espressione del Sistema Siena!
Torniamo a Rossi. Nell’ambiente in cui lavoro, mi hanno insegnato una cosa importante saper distinguere.
Come sa il fratello di David Rossi, Ranieri, io non ho minimamente cambiato idea sull’operato di suo fratello e sulle responsabilità che ha avuto nel determinare i destini di Siena e dei senesi.
Detto questo credo che bisogna distinguere l’uomo da ciò che ha fatto.
Quello che ha fatto è stato a mio avviso sbagliato e deplorevole.
L’uomo non si meritava di finire in quel modo.
Venti minuti di agonia, che sia stato ucciso (come ho sempre creduto) o che si sia suicidato (come ha decretato il tribunale di Siena a cui mi attengo), non li merita nessuno. Capisco quindi la voglia di verità da parte della famiglia e credo che si giusto che la ottengano, credo che comunque sarà difficile, perché chi sa non parla, uno che sicuramente sa tante cose è MUSSARI GIUSEPPE, ma è impegnato con i cavalli non ha tempo!
Torniamo a Carlo al suo scritto.
Quando chiedi alla città chi ripagherà coloro che si sono opposti al Sistema Siena di quello che hanno patito, ti rispondo io caro amico: NESSUNO.
Credo però che io sarò ripagato per aver combattuto il Sistema al fianco di persone come te, sono orgoglioso di aver provato a cambiare le cose, quando quasi tutti i senesi ci erano contro (anche gli amici), quando per trovare un avvocato o andavi da un familiare oppure dal Super Avvocato De Mossi, quando mio figlio di 8 anni mi chiedeva se rischiavo la galera, visto che avevo avuto la visita dei carabinieri. L’onore caro Carlo non ha prezzo e questo non me lo toglierà nessuno ed oggi ho il diritto di guardare negli occhi coloro che un quarto d’ora dopo la morte di Rossi ci davano la colpa per la sua fine… Un abbraccio…
Lo scritto di Carlo Regina:
Bene la città vuole verità. Davvero? Allora diciamole tutte ste verità. David Rossi non era un perseguitato dalla giustizia, i veri perseguitati erano quelli che si opponevano al groviglio in un clima di omertà totale. Sottolineo totale. Di quel groviglio ne facevano parte molti di quelli che ora si stracciano le vesti. O vogliamo negare? Ci sono state persone, come me, prelevate da casa, di fronte ai propri familiari, da quattro carabinieri, che hanno subito perquisizioni e sequestri per mesi di telefoni e computer, nell’unico tentativo di essere messi a tacere. Allora chi è stato perseguitato? A me i danni chi li paga? Visto che sono stato prosciolto da qualsiasi addebito. Tutto ciò in un clima di omertà, quella vera, dove nessuno, tranne pochissimi ti ascoltava. Mi trovate una nazione del mondo civilizzato, dove per presunti reati di opinione ti vengono ad arrestare? Per informazione tra coloro che fecero esposti a mio carico c’era anche David Rossi. Così per la verità. Tutto qua.
Martedì sera ci sarà da divertirsi, caro Santo!
Nel frattempo, mi segnalano attacchi ai bloggers da Davide Vecchi: cui ho già risposto sul blog, in un commento fresco fresco…
Arrivo a questa pagina da un tweet letto oggi; non conoscevo queste “persecuzioni”, comprendo cosa si possa provare avendole subite da un sistema simile. Temo che la conclusione, non pagherà nessuno, sia corretta: lo scorso marzo ‘Presa Diretta’ ha trasmesso parte della mia intervista rilasciata ad ottobre 2015 (sic!) su tangenti (non) pagate in sanità. Nessuno mi ha fatto anche solo una telefonata. Ma rimane la propria coscienza.