La Rubrica di Jonathan Livingstone – CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO

 

Gli ultimi travolgenti eventi mi inducono  a condividere alcune riflessioni.

Un grande studioso, Alessandro Salvini, ha scritto :” ognuno costruisce la realtà che poi subisce” ed è ciò che potrebbe accadere al nuovo sindaco.

Lascio agli  “esperti” l’analisi del voto, io desidero soffermarmi su due aspetti, a mio avviso fondamentali per la realizzazione del programma della  nuova amministrazione nei prossimi 5 anni.

E sono:

  • La scelta degli uomini
  • La scelta negli uomini

1.Un compito importante e gravoso che attende il nuovo sindaco è la scelta degli assessori che dovrebbero avere queste caratteristiche: competenza, trasparenza, indipendenza.

Competenza: chi sarà selezionato mi aspetto che conosca la materia di cui si dovrà occupare, ad esempio: sport, cultura, bilancio, ecc. e non essere premiato per  il supporto fornito al sindaco durante la campagna elettorale.

Trasparenza: nessuno scheletro negli armadi , se ne avessero prima o poi emergerebbero con conseguenze sicuramente nefaste.

Indipendenza: avere la capacità, se necessario, di dire no al sindaco, è ora di finirla con gli yes men.

Se i nuovi assessori fossero sprovvisti di queste abilità, beh  prima o poi tale condizione  emergerebbe con una deriva molto pericolosa per la nuova amministrazione.

  1. Un altro intervento di spessore riguarda le persone nominate in posti importanti dalle precedenti amministrazioni. Chi occupa certi ruoli deve essere omologo al sindaco, le imboscate sono dietro l’angolo. Sono allergico allo spoil system, ma anche al metodo Mandela (cfr il film Invictus); ritengo che la soluzione migliore sia una cernita ponderata dei vertici delle strutture più o meno collaterali e ancillari al comune. L’azione del sindaco deve essere senza paura e senza pietà, in certe circostanze il pietismo è un lusso che chi decide non si può permettere.

Proprio su questi due punti racconto una storia realmente accaduta di cui ho cambiato solo i nomi per motivi di riservatezza.

C’era una volta, in una ridente cittadina toscana, un uomo che chiameremo Brenno che dopo diversi anni di sofferenza, umiliazioni ed angherie divenne il capo dell’azienda dove lavorava e, considerato l’impatto della società sulla comunità, occupò anche un rilevante ruolo sociale.

I suoi più stretti collaboratori lo invitarono caldamente a rimuovere, dai posti importanti occupati , quelle persone che negli anni addietro lo avevano avversato  in tutti i modi, per evitare eventuali congiure a suo danno. Brenno si oppose perché affermò che tutti lavoravano per la stessa azienda ed era convinto che questi signori avrebbero collaborato lealmente.

Brenno,  inoltre, promosse in ruoli apicali  vacanti quelle persone che erano state suoi sodali durante i periodi passati. Queste persone mostrarono scarsa competenza ed erano impegnati  solo a enfatizzare il potere conquistato.

Nel breve volgere di 24 mesi gli avversari di Brenno  si riorganizzarono ed aiutati da alcuni di coloro che erano stati beneficati dal nuovo capo, passati nel frattempo fra le fila dei nemici, lo destituirono obbligandolo a dimettersi dall’azienda.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

The best is yet to come

 

jl

 

8 replies to “La Rubrica di Jonathan Livingstone – CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO

  1. Bravo muzzi
    Non ho appoggiato il tuo edorsement, non tanto al nuovo sin da o che stimo quanto alla pletora di faccendieri, fasciatoidi e xeno-omofobi che lo circonda, ma questo post mi trova pienamente concorde e mi fa sperare che con lo stesso impegno con cui ti sei speso a favore di D.M. ti impegerai a vigilare e denunciare errate derive, senza giustificazioni o attenuante
    Buon lavoro
    Lucia

    1. Devi dire bravo a Jonathan il pezzo non è mio. Devo dire che gli aggettivi che hai usato mi trovano poco d’accordo, anche perchè dall’altra parte c’erano tutti quelli che hanno distrutto Siena, per me è stato facile scegliere una persona come il De Mossi che ha sempre difeso chi scriveva come me. Sono sicuro che Luigi sarà mantenere la barra dritta. Comunque stai tranquilla che vigileremo (i bloggers) se giri nei vari blog te ne accorgi. Grazie

  2. Federico, vedi che non puoi proprio chiudere il blog …. insisto.
    Anche se anche la Signora Marzi adesso pare stimare il neosindaco, la funzione insostituibile della libera dialettica in libera informazione impone che esistano spazi di confronto come questo, laddove tutti, nessuno escluso, possano esprimere la propria opinione e le loro critiche a chi governa la città.
    Chi ha assicurato questo servizio sotto il passato regime non può gettare la spugna proprio adesso. Suvvia.

  3. Concordo in pieno. Spazi come questo, sunto, eretico ecc.. sono co fronti dialettici, talvolta aspri, spesso antitetici, ma funzionali e democratici.
    Dunque massimo sostegno e avanti
    Buon lavoro

  4. approvo in pieno l’articolo pubblicato ed i “consigli” al nuovo sindaco. oggi ho sentito a canale 3 l’intervista del taddei al presidente della siena parcheggi; oltre che palesemente concordata nelle domande, rappresenta la conferma che la scelta delle persone per un sindaco è la cosa fondamentale.

I commenti sono chiusi.

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