Caro Santo, complimenti per la tua passione civile, e per la tua costanza nel portare avanti un lavoro utile per il confronto delle idee. Perché un conto è dire, una volta ogni tanto, un altro conto è fare, tutti i giorni.
Venendo al tuo editoriale, lo trovo ovviamente condivisibile in larghissima parte. Mi sento solo di dichiarare, per amore di verità, che promesse ai cittadini senesi per quanto riguarda opere da fare, soprattutto infrastrutturali, non è giusto e non è possibile farle. I soldi non ci sono più, ci sono solo i debiti. Si può promettere impegno, serietà, coerenza, e la credibilità di queste promesse non può derivare che dalla storia personale di chi le fa. Nella situazione in cui siamo, fare promesse troppo impegnative, fare programmi 2.0 per capirsi, sarebbe aggiungere la beffa al danno. Ciò nonostante, scommetterei che, chi ha fatto il danno, insisterà con il classico “vi stupiremo con effetti speciali”. Che dire? Cari concittadini, non vi fate imbambolare, almeno ora.
Aggiungo qualche considerazione politica, ma terra terra.

1) Chi avrà l’avventura di prendere il mano il Comune sarà da compatire, ma soprattutto da aiutare. La situazione è talmente seria, e ve lo dice un ottimista convinto, che senza la collaborazione e la comprensione dei cittadini non si potrà governare.
2) Proprio la gravità della situazione, sia quella delle finanze comunali, sia più in generale quella economica, sociale e culturale cittadina, è tale, per cui non basteranno l’impegno, la serietà e la coerenza di cui si parlava prima. Servirà anche un po’ di esperienza. Della macchina comunale, per esempio, ma anche in fatto di conoscenza profonda della città, della sua storia e della sua attualità, altrimenti è impossibile fare scelte consapevoli per il futuro.
3) Tradotto: nessuno viene dalla luna. Un “politico”, sia pure di campagna, non si improvvisa, e l’esperienza, come noto, non si compra al mercato. Conosco bravi “politici” (magari non “santi” come te, caro Fede), che scheletri nell’armadio non ne hanno. Sinceramente mi disturba questo vento di antipolitica, che non può risolvere nessun problema, ed al quale si può solo rispondere con la politica, possibilmente buona. Politica non è sinonimo di potere. Chi ha gestito il potere a Siena ha fatto disastri. Non tutti quelli che hanno fatto politica hanno fatto disastri, anzi alcuni hanno tentato di opporvisi, spesso in solitudine o in pochi, nella più completa emarginazione, mediatica e sociale, a volte perfino sbeffeggiati da buona parte del popolino che raccoglieva le briciole del banchetto, magari anche da qualcuno di quei tanti che oggi fanno i puritani.
Scusa lo sfogo, caro Santo, ma come capirai è dettato da quella passionaccia civile, e perché no, “politica”, che non vuole decidersi ad abbandonarmi. D’altra parte credo che sia l’ora di parlare chiaro. Perché chi ha orecchie per intendere, intenda.
Marco Falorni

sempre concreto il mio compagno di banco e di tante battaglie! OK, ma bisogna distinguere: se non decidono anticipo dell’anticipo il 28 (o poco dopo…) c’è un po’ di tempo per far emergere talenti nuovi e noi fare i consiglieri (SE richiesti) o gli outsider (se non richiesti!), ma bisogna partire presto, cioè non come la volta passata!
Se invece si vota subito ci sarà solo da fare galoppate e allora mettere ssieme quello che si potrà, con tanta buona volontà, perdonandoci reciprocamente errori e orrori passai o trapassati…Se si mettono da parte i perosnalismi, strada se ne fa…SE
[Su Falorni e Aurigi]
Il commento “agiografico” su Falorni che ho scritto altrove sembra trovare conferma in questo post.
Scrivo, per i lettori del Santo, quanto in sostanza penso di Falorni (pur non essendo -almeno non ancora!- suo elettore): persone come lui sono un valore aggiunto per l’opposizione al “groviglio”, sia per le puntuali osservazioni che per le proposte sovente valide. Del resto, conosce gran parte dei problemi della nostra città in modo molto approfondito, come si è visto in Consiglio Comunale.
Slogan per slogan (mala tempora currunt!), mi viene da scrivere: meno antipolitica, più buona politica.
Seguendo (troppo) idee come quelle -mi pare di aver capito- dell’Aurigi rischiamo di rinunciare a persone capaci e che hanno consenso (fondamentale per vincere le elezioni!).
Una minor quantità di polemiche sterili e fini a se stesse gioverebbero all’opposizione tutta: perciò, Aurigi, capisco il voler tesaurizzare a favore del Movimento 5 Stelle la ventata di antipolitica (per carità, legittimo!), ma non rischiamo di perdere di vista l’unico vero obiettivo, ossia mandare a casa il Partito (coalizione) Dissestatori?
PS: Falorni, scusi ma lo scrivo di nuovo: attenzione agli ex-schiavi dell’Unico Anello (aggrovigliato)!
PPS: Meno male abbiamo spazi come questo del Santo per discutere liberamente. Anche da “anonimi”.
Ha ragione il Dott. Falorni quando dice che con la situazione attuale di Siena è impossibile fare promesse elettorali se non UNA:
CHE I RESPONSABILI DI QUESTO DISSESTO VERRANNO PERSEGUITI E NON LA FARANNO FRANCA
E non venitemi a dire che siamo “giustizialisti” o che “bisogna guardare al futuro”: questi qua il futuro, a noi giovani, l’hanno rubato ! E ai “meno giovani” hanno rubato la tranquillità di vedere i proprio figli vivere in una società giusta e serena.
Come abbiamo scritto in un nostro comunicato (http://www.siena5stelle.it/2012/09/18/proposito-di-siena-ha-vissuto-il-suo-11-settembre/):
“Ma una cosa possiamo promettere: faremo tutto il possibile per individuare i responsabili di questa catastrofe: quelli morali li additeremo alla pubblica opinione, quelli materiali alla giustizia.”
Saluti.
Caro Pinassi, a meno che il movimento 5Stelle una volta andato al potere in Italia non pensi di istituire “tribunali speciali” la vostra promessa di perseguire i responsabili del dissesto di Siena garantendo “che non la faranno franca è quantomeno ingenua se non mistificatoria. Si dà il caso che i responsabili morali e materiali del dissesto di Siena siano giá stati ripetutamente ed esaustivamente indicati in tutte le sedi, dal Consiglio Comunale, alla stampa, ai blog, ai quotidiani on line. L’effettivo accertamento delle responsabilità e le relative sanzioni attengono alla Magistratura, soggetta solo alla Legge, che su molte questioni sta appunto indagando, anche in virtù della obbligatorietà della azione penale vigente in Italia. I proclami lasciano quindi il tempo che trovano mentre è importante ricordare sempre alla pubblica opinione che la responsabilità politica del disastro con cui ci confrontiamo è di chi ha governato ininterrottamente per decenni e non del fato o delle avverse circostanze. A questo giro non si possono fare promesse elettorali di alcun tipo. Chi se la sente di candidarsi per il governo della Città puó solo proporsi per come è, con la sua storia personale, il suo percorso politico, la sua faccia. Gli elettori dovranno prendersi le loro responsabilità consapevoli che questa volta un errore non sarebbe più rimediabile.
Il problema è l’accesso alle “carte”: quando il Movimento Siena 5 Stelle entrerà in Comune ed avrà accesso ai cospicui archivi comunali sarà possibile scovare i nomi e cognomi di tutti i responsabili, non solo dei “pesci grossi”. Roba da far tremare i polsi a tanta tanta gente….
Mi perdoni signor Tucci……quindi meglio non cercare di condannare chi sbaglia, anzi premiamolo con qualche nuova carica (perchè questo succede !!). Speriamo la GENTE si svegli dal coma profondo….
Personalmente quando andrò a votare non guarderò affatto al percorso politico (che orrore) del candidato ma al legame, anche lontano, con gli aggrovigliati e sinceramente mi accerterò che non sia di alcuna corrente , ceccuzziana, monaciana, mussariana, che tanto malehanno fatto alla mia città!!!!
Mi perdoni Tucci, sono tornato a darle lezioni di politica, è un’abitudine che mi sta diventando congeniale. Ma lei dice davvero? Cioè crede davvero che i responsabili delle malefatte possano essere perseguiti esclusivamente attraverso l’odierna azione della magistratura? Cioè crede davvero a quello che dice oppure la sua era la necessità di rispondere al M5S, dandosi magari un toccò di garantismo che in certi ambienti non guasta mai, perchè ho la sensazione che lei oltre a masticare poco la democrazia diretta conosca anche poco la storia. E qui le sue analisi da lacunose diventano preoccupanti, per chi vuole arrivare al governo di un città come Siena.
Chiunque conosca, anche per sentito dire, un pò di storia della moderna politica, si faccia aiutare dal Prof Ascheri, sa perfettamente che quando si determina un cambio “vero” di regime, ed a Siena il regime c’è tutto, i fautori di quel sistema vengono tutti indistintamente messi alla sbarra. Mi tocca ancora ricordale fatti noti. In Islanda, anzichè sottostare al diktat del FMI, il governo locale, uscito completamente rinnovato dalle recenti politiche, ha consentito che venisse istruito un processo contro l’intera classe politica e bancaria responsabile del devastante debito contratto con le banche anglo-olandesi. Continuo. Finita l’era dei governi “caudillo”, l’Argentina ha intrapreso una serie di processi contro tutti i responsabili di genocidi e torture che negli anni dei colonnelli avevano insanguinato le strade di Buenos Aires. Questo per esemplificare un concetto tanto grande quanto banale, quando si determinano dei veri cambiamenti di governo, siano essi nazionali o cittadini (come nel caso di Siena) la possibilità che la magistratura entri in possesso di documentazioni comprovanti comportamenti penalmente rilevanti aumenta sempre esponenzialmente. A meno che lei non creda veramente che Maroni abbia distrutto il “cerchio magico” dei ruba galline semplicemente attendendo che la magistratura prendesse visione dei bilanci del partito. Quindi, siamo seri. L’obbligatorietà dell’azione penale sussiste se il reato è evidenziabile, non se è ben occultato nelle pieghe del sistema. Tucci, vogliamo parlare del sistema di appalti che ha governato questa città? Lei davvero ritiene che finalmente caduto questo governo cittadino, il nuovo governo, del tutto estraneo a certe logiche, non farà emergere possibili irregolarità fin qui taciute?! Perchè, non crede anche lei, che se i suoi colleghi di partito Laziali non avessero avuto ampie connivenze con gran parte della maggioranza e dell’opposizione non avremmo atteso tutto questo tempo per stanarli? Siamo seri. La caduta del regime, ed un governo realmente estraneo alle vecchie logiche, libererà Siena da quel fetido puzzo del compromesso che l’ha accompagnato per lungo tempo. E forse sentiremo anche qualche tintinnio…
Cordialmente
Caro davide s(apientino), sono lusingato dalle sue attenzioni e grato per le sue lezioncine. Mi sembra un po’ confuso, si rilassi. Ci vediamo in consiglio comunale.
Lieto di farle cosa gradita. Vede Tucci, nella vita ci sono cose vere e cose supposte. Lei le cose vere le mette sempre da parte, evidentemente preferisce le supposte.
PS io sono molto piu garantista di lei, glielo auguro il consiglio comunale!
Se davide.s è un po’ confuso lei è proprio una faccia tosta, classica del berlusconismo. Sarei curioso di guardarla in faccia quando afferma che il dissesto finanziario della città di Siena è da imputare a decenni di un mal governo…….. a decenni???? Senta caro Tucci , che in questa città ci sia stata sempre connivenza tra politica, organizzazioni, istituzioni , ecc… è fatto risaputo ma lo schifo che avete realizzato in questi ultimi 7 o 8 anni non ha paragone con nulla!!! Stia tranquillo che se il M5S riuscirà ad arrivare in Comune le garantiamo l’analisi certosina pure dei post it della cancelleria, a costo di passare 3 mesi chiusi negli archivi e le faccio vedere la quantità di altra immondizia che verrà fuori.
Ci vediamo ma non in Comune lo spero per questa città
Vi prego di non alterarvi tanto quando scrivete, si possono dire le cose in tanti modi. Saluti IL SANTO
Al di la delle polemiche, trovo molto interessanti gli spunti di Davide. Mi sembra importante sottolineare quanto sia stata fondamentale per il “groviglio armonioso/sistema Siena” una totale mancanza d’indignazione dei cittadini senesi che alla fine si sono sempre accontentati di quello che “passava il convento”. Ben vengano a parer mio la voglia e la determinazione di fare finalmente piazza pulita, perché concordo con Pinassi che mettendo mano alle carte ne vedremmo delle belle.
Da semplice cittadina. Il Signor Tucci può aver ragione data la realtà di oggi dove l’impunità la fa’ da padrona dove chi sbaglia mai paga o solo piccoli ruba mele, ma non ci dica che un sistema diverso non è possibile, ce lo lasci sperare ed anche auspicare dato che non sono le parole , ma i fatti a dimostrare come quello di ieri ed oggi sia sbagliato. Proclami etcc come li definisce a me stanno bene in mano per quella famosa speranza che nulla rimanga com’è, sarà utopia forse dato il marcio circostante. Certo il qualunquismo siete tutti uguali non va bene, ma neanche il fatto che chi c’è si adegui ad un sistema. Provare è meglio che adeguarsi ….e la libertà di credo e sacro santa.
Una qualsiasi che vuole almeno sperare.
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Falorni e Tucci,visto che frequentate ilsanto e se non la considerate antipolitica ce lo fate sapere per favore chi l’ha fatto il quadro degli investimenti previsti nel bilancio 2012-2014?
http://www.comune.siena.it/Il-Comune/Amministrazione/Bilancio/Bilancio-di-previsione-2012
Grazie per adesso.
chi è capace di capire chi erano i magnifici 160 della cena a palazzo Pubblico con il solito Amato ecc. ecc.? giuro che lo voto! grazie
Carissimi, se mi consentite rispondo “in blocco”. Credo che la situazione attuale sia la nefasta conseguenza di decenni di governo della sinistra senza alcuna vera possibilità di alternanza che ha creato alla fine il mostruoso “sistema Siena” autoreferenziale e clientelare, alimentato dal fiume di denaro riversato sulla città da Fondazione e Banca. Per quanto mi riguarda i cassetti dell’amministrazione devono sicuramente essere aperti, magari in presenza della Guardia di Finanza: le responsabilità devono essere accertate e, se sussistono gli estremi, perseguite. Spero di essere stato chiaro una volta per tutte. Sono pronto a guardarmi in faccia con chiunque, in qualsiasi sede, meglio se pubblica, anche se qualcuno pensa che la mia presenza possa rovinare le feste di compleanno. Per quanto riguarda il Bilancio di previsione per l’esercizio 2012 e il bilancio pluriennale per il triennio 2012/2014 del comune di Siena, sapete benissimo che è un atto della Giunta da approvare in consiglio comunale. Nella seduta del 17 gennaio 2012 questo atto venne approvato come segue. Presenti 27 (assenti Corradi, Meacci, Nannini, Pace); votanti 27; astenuti 2 (Senni, Vigni); contrari 7 (Corsi, Del Dottore, De Risi, Falorni, Manganelli, Staderini, Tucci); favorevoli 20.
Mi scuso dell’evidente errore: il 17 gennaio 2012 i “presenti” erano 29 (4 assenti). Il resto dovrebbe essere giusto.
grazie, caro tucci! Lei è un politico schietto e galantuomo, non ne dubitiamo, e fors’anche per questo ci chiediamo come possa rimanere in Pdl ancora. Le dà prospettive? Capisco che fuori c’è poco all’opposizione e listeciviche/pietraserena deve sempre essere capace di aprirsi. Ora con Piccini leader in UDC-Fini-Montezemolo che succederà? Stavolta le liste civiche non si mescoleranno ma potranno ritrovarsi con la Vigni? Lo desidero tanto.
però quei 160 in effetti direbbero molto, anche della cultura del Laudanna e dei suoi suggeritori-consiglieri attuali, cercate, rovistate! Tucci, Lei che è una specie di diavolo non ce la fa? o l’Ascherino ereticale? o un Santo con qualche raccomandazione dall’alto?
Grazie Tucci.
Mi mancava il passaggio dei contrari e per il resto s’è salvato in calcio d’angolo.I ladri vanno perseguiti e speriamo vivamente che si venga a conoscenza del contratto di acquisizione di BAV con le rispettive transazioni finanziarie passate per la City londinese.L’affare (o malaffare) BAV personalmente lo paragono ad una strage di stato
Per i compleanni che dire. Il pericolo non era Lei ma che un fotografo di castanews il giorno dopo sbattesse in prima pagina la foto con un titolone del tipo: il berlusconiano Tucci a cena con il MoVimento5stelle.La Massaia poi ha ragione.Ma che ci fa sempre con la tesserea del PdL in tasca? Come fa a confrontarsi con la sua faccia e per quello che è, se nel borsello porta la foto del berlusca? Claudio capirà, anche se adesso è un momentaccio per i consiglieri regionali. A causa di Batman anche lui rischia di perdere il vitalizio tanto sudato (e ambito).
Dopo la variazioni di alcune voci di bilancio,il 28 di settembre il Commissario Laudanna ha reso esecutiva la delibera votata a gennaio dalla Giunta Ceccuzzi
http://albo.comune.siena.it:8080/AlboPretorio/atto/detail.html?id=180241&page=10&type=incorso&home=1
e se a questo ci aggiungiamo la “gentile” concessione di Profumo e Viola sulla deroga di pagamento dei BOC in scadenza al 1 ottobre oltre cha al “regalo ai senesi” dell’aumento irpef comunale a causa di un disavanzo calcolato che non era degli ormai famosi 6mln ma di 17mln ( gli 11mln che mancano dove sono finiti?) possiamo dire che la triade commissariale avrebbe svolto il compito assegnatogli dal Governo.
Venerdì prossimo è l’ultimo giorno utile affinchè il Governo si esprima su un anticipo autunnale(24-25 novembre) del voto e forse è il caso che i cittadini senesi non si abituino tanto ai commissari ma siano messi difronte alla responsabilità di decidere. E’ anomalo che si attacchi il PD ed i suoi compagni di merende (giustamente) e poi si abbia paura di confrontarcisi attraverso il voto.
Anche se ormai è cosa che ho ricordato troppe volte, voglio ripeterla ancora.
Nel 1993, in piena Manipulite, quando, si badi bene, più della metà dei parlamentari (540 per l’esattezza) risultavano indagati, il senatore Spadolini, pungolato dalla Lega Nord, se ne uscì con un articolo in prima pagina sulla Nazione sotto il titolo a cinque colonne: “Non accetto lezioni di onestà da nessuno”. Letto l’articolo, scrissi alla Nazione, ponendo al senatore la seguente domanda:
————————–
“Senatore Spadolini, i parlamentari, ormai è chiaro, si dividono i quattro categorie (quintum non datur):
– quelli disonesti che rubano;
– quelli che non rubano ma sanno che gli altri lo fanno, eppure tacciono (gli onesti del cavolo);
– quelli che non rubano ma non si sono accorti di niente (gli imbecilli);
– quelli che colti da ripetuto vomito abbandonano la compagnia e si dedicano alle denunce (gli onesti).
Poiché la quarta categoria è evidentemente inesistente, vuol dirci, senatore, a quale delle altre tre lei appartiene?”
——————————–
La Nazione ovviamente non pubblicò (niente di nuovo sotto il sole).
In Italia questa banale regoletta si può applicare in tutte le situazioni sia nazionali che locali, anche e soprattutto in quella della nostra sfortunatissima Città, partiticizzata come poche altre (non posso dire politicizzata, perché la politica è cosa nobilissima, tanto nobile che nell’Italia dei partiti non c’è).
Ergo: nessuno, ma proprio nessuno della passata esperienza partiticizzata senese, elettori permettendo ovviamente, dovrebbe più essere ammesso ad amministrare la res publica locale. Come è successo ripetutamente nelle tragedie che storicamente Siena ha vissuto (*), né un principe né un partito del principe (sono tali tutti i partiti) ha il merito di avere riportato la città a tornare ad essere la piccola grande capitale di sempre. Il merito è tutto dei suoi cittadini. Ancora oggi rimettere sui binari la vecchia locomotiva deragliata è compito che solo ed esclusivamente i cittadini, intesi come comunità, possono assolvere. La prossima amministrazione quindi deve essere composta da cittadini comuni (**) non collusi con la partitocrazia almeno dagli anni ’80, ossia dall’avvento pernicioso del decisionista Piccini al potere (la cosa vale anche per l’intero Paese, visto che la frana nazionale cominciò proprio negli stessi anni con l’avvento dell’altro decisionista Craxi). O la città resterà per secoli a venire un paesello nella provincia di Grosseto, sotto il giogo della casta locale come avviene in tutti i centri del Meridione (***), i quali, come è ormai chiaro, non hanno alcun futuro.
(*) Dalla privatizzazione del Monte (madre di tutti i problemi) ad oggi sono evaporati 15 miliardi di euro, un buco che oggi metterebbe in ginocchio la potente Germania, figurarsi una piccola città come Siena e una regione come la Toscana. Sembra che la gente ancora non abbia ancora capito la drammatica portata di questo fenomeno. Questo evento è paragonabile, per gli effetti devastanti sul piano economico e sociale, alla peste nera del Trecento (5000 i sopravvissuti sui 50.000 abitanti originari), ai sette anni di guerra contro l’impero spagnolo e i Medici (dei 20-30 mila abitanti solo 6-7 mila sopravvissero), all’abolizione del suo Stato alla fine del ‘700 che privò Siena di ogni territorio fuori delle sue mura. 15.000 miliardi! Varrà o no la pena di andare a verificare perché ciò sia successo o no?
(**) Il sistema politico che è stato in vigore a Siena tra il Duecento e l’Ottocento, solo grazie al quale noi tutti oggi a Siena viviamo (vivevamo) bene ai massimi livelli nazionale, non ci ha tramandato un solo nome di un politico professionale o di un politico a vita: erano tutti comuni cittadini che si alternavano alla gestione dello Stato in veloce rotazione.
(***) Dopo mille anni di coraggiosa resistenza sul confine del Meridione, alla fine, complice la casta, Siena vi è precipitata dentro proprio nel corso di questi ultimi 30 anni. Solo chi conosce bene il Meridione capisce cosa intendo. Sarà molto difficile uscirne.
con questi media non ci si salva caro Aurigi!