Leggiamo un comunicato dell’associazione Pietraserena, la quale inneggia all’unità di intenti per rilanciare la città e “farla tornare ad essere come eravamo”. Premesso che come eravamo non saremo più, in quanto da quelle che sono state le risorse della città, la Banca e la Fondazione, sono volati via decine di miliardi di euro, e questo basta a far capire a qualunque normale intelligenza che tutto non sarà mai più come prima. Il nodo però al di là di tutto è politico. Dalle nostre parti se vogliamo affermare qualunque cambiamento politico lo dobbiamo fare al momento delle elezioni. Che la democrazia funziona così è risaputo ormai da un pezzo.
Quindi l’associazione che oggi vuole “l’unità di intenti”, è la stessa che al ballottaggio del 2013 invitò i propri elettori a non andare a votare, facendo vincere le elezioni, anche se per pochi voti, al solito centrosinistra che negli anni precedenti aveva portato la città nelle condizioni in cui è. Richiedere “l’unità di intenti”, oggi, si rivela in contraddizione con quella che è stata la linea politica della stessa associazione che al momento di fare l’ultimo sforzo, nel 2013, si tirò indietro invitando i propri elettori a disertare le urne. Cosa grave anche dal punto di vista democratico, e che è diversa dal lasciare libertà di coscienza.
“Unire le forze” come dice giustamente il professor Buccianti, che nel 2013 sostenne pubblicamente la lista “Impegno per Siena”, è doveroso. Ma serve fiducia reciproca, ed è difficile riporla in associazioni che, nei momenti decisivi, giocano a fare gli schizzinosi per motivazioni che ai più non interessano.
Impegno per Siena

Abbiamo accolto l’invito del Prof. Buccianti con lo spirito di guardare avanti e mettersi ancora una volta a disposizione per lavorare al rilancio della Città su progetti strategici condivisi e trasparenti, improntati a dare risposte alla crisi economica o a favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte della propria comunità. Ci appare inutile agire come se fossimo ancora in campagna elettorale. Quello a cui guardiamo è l’interesse della Città, consapevoli che solo nell’ ‘unità di intenti’ sia possibile trovare la soluzione al declino. Invece in Città a qualcuno pare interessi continuare a praticare ancora la politica del ‘divide et impera’, alimentando sospetti, inimicizie e personali antipatie, spesso in forma anonima. Tutto questo per noi è inaccettabile. Siamo pronti quindi a replicare a certi commenti (spesso inutilmente polemici) e a sostenere le nostre posizioni e le nostre idee in qualsiasi momento, purchè in incontri, pubblici o privati, o anche in dibattiti con libero contraddittorio (non su web!), aperti al confronto con chiunque intenda porci domande o chiarimenti sull’attività della nostra associazione e sempre pronti a metterci in discussione, consapevoli che nessuno professa il vangelo, tantomeno noi. Chiunque, se ne avrà voglia, potrà chiamarci a rendere conto delle nostre posizioni, purchè sia disposto non solo ad ascoltare le nostre risposte, ma abbia anche l’onestà intellettuale di non stravolgere a proprio piacimento quanto noi diciamo, diffondendo vulgate che non rispondono a verità. Anche in riferimento alle elezioni del 2013 (argomento, ci pare, ormai sorpassato), e relativo ballottaggio, siamo pronti a confrontarci su tutto, non tralasciando nessun passaggio (anche di quelli non raccontati sulla stampa), utili per capire certe dinamiche, caratteristiche del ‘teatrino della politica’. Per cui, nel caso qualcuno volesse chiederci di rispondere davanti ai cittadini circa la nostra attività di impegno civico, non deve far altro che invitarci e noi saremo lieti di partecipare. Rimaniamo a disposizione.
Pregherei di farla finita con la storia degli anonimi sapete benissimo che se la magistratura vuol trovare un “anonimo” lo trova senza problemi. Sugli altri argomenti niente da dire
Per prima cosa che la magistratura trovi un anonimo subito e senza problemi purtroppo non è vero; intanto ho dovuto fare una denuncia in tribunale (e per un comune cittadino è una cosa alquanto poco simpatica per vari motivi). Da quel momento sono passati quasi due anni e, nonostante i solleciti, ancora non ho avuto risposta. Quindi la cosa non mi sembra per niente semplice.
Detto questo ho sempre plaudito agli anonimi che hanno posto in modo concreto ed educato questioni serie e svelato inciuci dei personaggi pubblici. Non altrettanto penso di quelli che, senza mettere la faccia, diffamano od offendono altri cittadini, quasi sempre con bugie e falsità. Mi sembra ci sia una bella differenza tra chi cerca la verità e chi mira ad inquinare il dibattito, cosa che rischia di delegittimare il gran lavoro dei blog.
E a dirla tutta. penso che ora la Città abbia bisogno di più coraggio e totale trasparenza. La questione di timore di vendette o ritorsioni non la vedo più attuale come prima. E’ tanto tempo che mi auguro che i Senesi ritrovino orgoglio e dignità, e si impegnino per rilanciare la Città. Le battaglie si vincono a viso aperto.
Caro Romolo in questo blog non ci sono anonimi, se qualcuno si ritiene offeso e la magistratura viene da me perché verifica che c’è reato ho tutto il database di chi scrive con tanto di ip mail etc. etc. Potrei per esempio trovare diversi tuoi alias. Spiegami poi che cavolo c’entrava con la risposta al Falorni che tutte le volte si firma e ci mette anche la foto? Vorrei sapere poi se su questo blog c’è chi diffama o offende… Grazie
La risposta non era certo alle assurdità del Falorni. Quella l’ha data Pietraserena e tanto basta (e per me avanza).
Vista la tua solita chiosa agli articoli di Pietraserena, ti ho solo fatto presente che anche quando sono stato chiamato in causa in modo poco educato o scorretto la trafila per avere l’IP e il nominativo di riferimento è lunga e noiosa, come anche te ribadisci quando parli che hai bisogno di un intervento della magistratura, e per niente scontata. Tutto qui.
Il mio alias è stato Rosario, nei primi anni e anche conosciuto dagli operatori. Ora uso sempre il mio nome e cognome.
Bugie e falsità sul mio conto mi sono arrivate anche sul tuo sito, sempre in forma anonima e quindi molto da vigliacchi. Offese e diffamazioni in altri vari siti, e per questo mi è toccato ricorrere alla Magistratura.
Tutto qui. Buon lavoro..
Dimmi dove
Quali sarebbero le assurdità di cui mi accusa Romolo Semplici? Forse non è vero che Pietraserena nel 2013 invitava a disertare le urne? All’epoca, coloro che invitavano a non votare al ballottaggio furono perfino ringraziati, e con ragione, dal candidato Valentini.
Dunque, quali sarebbero le assurdità? Forse non è vero che sono spariti decine di miliardi di euro? E a chi si deve questa immane sciagura? A chi è stato per anni e anni all’opposizione ed ha sempre combattuto pubblicamente il Sistema, spesso anche da solo?
La verità è che dopo disastri così epocali provocati da una classe dirigente a dir poco incapace, in qualsiasi altra città del mondo avrebbero capito che era urgente cambiare. Poi discutiamo del come, ma intanto cambiare.
Certo non rinunciando a portare avanti le proprie specificità politiche e culturali. Per questo c’era il primo turno. Al secondo turno chi voleva il cambiamento aveva il dovere morale di unirsi. O almeno di lasciare libertà di coscienza ai propri elettori.
La vera enorme assurdità è avere predicato la diserzione delle urne, cosa grave, ripetesi, anche sul piano strettamente democratico, ed oggi, solo oggi, invitare all’unità di intenti.
Le spiegazioni lasciano il tempo che trovano, sono parole. Contano i fatti. E i fatti essenziali i cittadini li fanno al momento delle elezioni.
Dopo di che Romolo Semplici o Pietraserena sono liberi di scrivere tutto quello che vogliono, ci mancherebbe altro. Ma potrò essere libero anch’io di scrivere che è un’assurdità, questa sì e grossa, che siano proprio loro a lanciare gli appelli per unire le forze? Per unire le forze bisogna andare a votare.
Ne dico solo una di assurdità, ma grossa detta da Falorni,
Pensare che noi, ma anche Enrico Tucci, Laura Vigni e il 5 stelle, si possa avere avuto la volontà, o la facoltà, di pilotare il voto dei nostri elettori, è una colossale assurdità. Noi non abbiamo, e soprattutto non consideriamo, i cittadini “omini degli orti” o “donnine della coop” a cui dare ordini. Penso che nemmeno gli elettori di Falorni siano così. Per questo, almeno da parte mia, nessun invito a disertare le urne. Ognuno ha ragionato e deve ragionare con il proprio cervello. Sono io che sono andato al mare, e lo rifarei, perché votare chiunque abbia partecipato al sacco di Siena, dopo le battaglie combattute contro quelle persone (anche insieme a Falorni), per me era impossibile, Se questo è il concetto di buona democrazia e di etica politica di Falorni ne prendo atto, non è il mio.
Poi ci sarebbero tante cose da dire, su come sono state presentate le liste, sul ballottaggio e alcune scelte in merito, su richieste di apparentamento non pervenute correttamente e su altri aspetti veramente assurdi.
Ma ora vado qualche giorno in vacanza e rimango a disposizione per un incontro, sereno e costruttivo. come proposto da Pietraserena, magari organizzato dal Santo o da tutti i blog. Noi non siamo soliti attaccare l’opposizione, anche quando compie azioni che non condividiamo pienamente, con il risultato di dividerla ed indebolirla, ma cerchiamo sempre di unirla e motivarla, di superare eventuali incomprensioni, e di agire con regole certe e condivise, e proposte serie; rifletta il Falorni su questo aspetto.