Siamo veramente nella Città delle novelle. Tiene banco la vicenda della vendita dell’immobile di Montalbuccio, che ospita persone in difficoltà, fin dal 1999 gestito dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, quella fondata da don Oreste Benzi. Da fonti certe abbiamo appreso che l’assessore FERRETTI avrebbe garantito ai gestori della struttura che il Comune non avrebbe venduto l’immobile (questo circa dieci giorni fa), però l’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale parla chiaro, la casa è in vendita. C’è da dire che l’assessore Ferretti non ha mai pubblicamente espresso il suo parere contrario alla vendita, a noi risulta solo una telefonata o un incontro a chi dirige la struttura. Altra storia invece sono le dichiarazioni del Sindaco Don Brunetto ecco quello che ha detto al Corriere di Siena del 21 Marzo 2015: “Non c’è la minima intenzione di sfrattare gli ospiti della Casa Famiglia di Montalbuccio: una realtà che, da anni, svolge una delicata attività di accoglienza nei confronti di fasce deboli della popolazione, soprattutto stranieri, condannati a pene alternative, disabili, ragazzi e madri in difficoltà con figli piccoli”.
A questo punto mi domando: “E’ possibile che in una città a forte vocazione di sinistra non vi sia un’associazione, un politico di quella parte che prenda le difese dei più deboli e che sia l’opposizione a difenderli? Dove sono i difensori del popolo? Forse tutti impegnati a scannarsi fra di loro… PORA SIENA!!!
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L’eretico
Premesso che sono CONTRARIO al piano delle alienazioni pubbliche per ripianare i debiti delle precedenti amministrazioni (e pertanto contrario anche alla delibera di cui si parla), è bene specificare che, come si legge nel testo all’attenzione del Consiglio Comunale (http://www.siena5stelle.it/download/comune_di_siena/consiglio_comunale_16.04.2015/ANR91_2015_20150403081926.pdf):
“Che per il bene di cui al lotto n. 5, essendo lo stesso utilizzato fin dal 1999 ad ospitare un’attività di supporto sociale, si procederà all’inserimento nel relativo bando delle alienazioni allorquando saranno formalmente definiti i rapporti con gli attuali referenti dell’attività sociale stessa;”
N.d.a. Il lotto n.5 è, appunto, la Casa famiglia in Strada di Casciano delle Masse n. 6.
L’informazione deve essere sempre data correttamente: sta poi alla singola persona farsi una opinione sulla vicenda.
Buon lavoro, Michele
L’informazione era giusta avevano detto ai responsabili che la delibera veniva ritirata
E’ vero, infatti la delibera era all’ODG del Consiglio del 24 marzo, quando venne effettivamente ritirata. Qui parliamo del consiglio del 16 Aprile. Se poi, come immagino, si vuole puntare il dito sul fatto che stupisce trovare ancora nell’elenco tale struttura, anche se con la già indicata precisazione, sono pienamente d’accordo con voi.
Michele
Sono rimasti stupiti anche i responsabili
Dopo le recenti affermazioni del sindaco ed in previsione di come andrà a finire ANCHE la questione della Casa Famiglia, al prossimo C.Comunale, io Consigliere di minoranza, comincerei a pensare seriamente a disertare l’aula . Questo malgoverno ha ampiamente dimostrato di non meritare nemmeno la pazienza di ascolto .