Un famoso filosofo del secolo scorso diceva che: Una cosa buona non ci piace quando non ne siamo all’altezza.
Ogni altro commento alla lamentele sull’iniziativa del judo day in piazza del campo mi paiono superflue.
Sono stato in piazza domenica scorsa e ho visto con i miei occhi la gioia del bambini e dei ragazzi che provavano l’antica arte marziale sui tatami e la partecipazione nutrita del pubblico, NON SOLO SENESE, e la felicità di quei genitori per i propri bambini che si divertivano.
Mezz’ora dopo il termine dell’evento la zona prima occupata dal gazebo del Cus e dai tatami brillava per l’ordine e la pulizia.
Chi frequenta il dojo sa quanto importanti siano l’ordine e la pulizia, oltre naturalmente ad altri valori che si apprendono in palestra.
Per quanto mi risulti il judo è una delle poche, se non l’unica disciplina sportiva, dove al termine dell’incontro si DEVE stringere la mano all’avversario che si sia vinto o che si sia perso (comportamento questo che forse sarebbe utile anche in altri ambiti oltre che sportivi).
Tu hai già accennato al sudore e alla fatica che gli atleti versano sul tatami durante gli allenamenti settimanali, io invito tutti i lettori del blog a visitare il sito o la pagina Facebook del Cus Siena Judo per conoscere in modo più approfondito questa realtà.
Rammento a qualcuno che forse se lo è dimenticato che il Cus Siena judo non è una palestra qualsiasi, ma l’emanazione dell’Università cittadina che ottiene spesso una buona classifica fra le migliori d’Italia da parte di istituti specializzati; domandina: non è che questi risultati siano ottenuto anche perché c’è il Cus Siena (diverse discipline sportive incluso il judo?) che ha una valenza nazionale?
Concludo ricordando un proverbio dei nativi americani: prima di parlare di qualcuno devi camminare per un mese nei suoi mocassini; mi sa che qualcuno manco sa cosa siano i mocassini.
the best is yet to come
jl