Che la situazione nella maggioranza fosse grave lo si era capito da tempo.

Dall’inizio il Valentini non avrebbe potuto fare a meno della compagine Ceccuzzi, benché proclamasse l’allontanamento dalle vecchie forze politiche, ve li ricordate gli slogans?
Credo che se ne sia fatto uno spot come per le fette biscottate della Mulino Bianco, chissà chi è Rosita?
Avrebbe potuto essere un appoggio alla poca esperienza in una città come Siena, oltre che servire a ottenere la poltrona, e invece un pozzo di brutte figure.
Brutte figure come quelle incassate in occasione del “giallo” sulle dimissioni dell’Assessore alla cultura Massimo Vedovelli e, ancor peggio, sulla precipitosa sostituzione a tale incarico della Prof.ssa Francesca Vannozzi, dal cv di grande valore ed esperienza in campo culturale e museale. Sono certa che con la sua concreta esperienza e competenza in materia, la prof.ssa riuscirà a dare energia e slancio a questo settore, di cui la città ha grande bisogno, aiutata anche dal suo noto carattere affabile….
L’Unione comunale Pd definisce l’uscita delle minoranze dal Consiglio comunale del 31 marzo scorso, dopo un’ora di attesa dei consiglieri di maggioranza “ritardatari”, come un modo per impedire o ritardare la discussione e il confronto.
L’opposizione ha fatto l’opposizione, la maggioranza?
Ha fatto la maggioranza presentandosi con un’ora di ritardo e dopo chiamata alle armi?
Una grossa figuraccia, invece, l’ennesima, che delinea ancora di più il totale disconoscimento o menefreghismo delle regole-base.
Mancava solo che si dovessero contattare con WhatsApp i propri alleati e richiamarli alla presenza tramite post su Facebook inneggiando ad opposizioni “indifferenti agli interessi collettivi”… è grossa…
Per poi definire la dȇbȧcle un “passaggio d’aula” o “piccoli giochi politici”.
E il rispetto per coloro che sono presenti quando è dovere?
Non parrebbe essere stata una convocazione consiliare d’urgenza.
Inoltre i consiglieri godono dei permessi lavorativi per svolgere in tutta tranquillità il proprio compito.
La presenza in Consiglio comunale per l’approvazione di una qualunque questione o per le discussioni è un dovere, un dovere dinanzi alla cittadinanza, tutelato dalla legge.
A maggior ragione lo è quando all’ordine del giorno è annoverato uno degli atti fondamentali: il Bilancio Previsionale 2016.
Astenendomi dal contenuto, ricordo l’interesse della Corte dei Conti vs i bilanci del nostro Comune.
Probabile che i consiglieri, in altre faccende affaccendati, abbiano considerato l’approvazione del bilancio di previsione come irrilevante.
Quand’anche si manifesti come smacco al proprio leader, tengo a far presente che l’assenza e il disinteresse mostrato dalla maggioranza è assenza alla cittadinanza, è disinteresse verso la cittadinanza.
Da considerare allora, cara cittadinanza tutta, il loro compito irrilevante!
Le questioni che riguardano il Pd e Siena Cambia che siano discusse nelle proprie sedi quando non si ha il coraggio di farlo in quelle istituzionali, benché di scaramucce e sgambetti se ne facciano tra i banchi.
Nessuno obbliga i cittadini a candidarsi quali rappresentanti delle istituzioni.
Non lo ordina mica il medico.
E Valentini stacchi la spina a questo accanimento terapeutico al ruolo.
Piuttosto che postare contro l’opposizione, definendo stupidamente boicottaggio la lecita richiesta delle minoranze del computo del numero legale, effettivamente mancante, avrebbe dovuto, dopo tutte le moine a cui la sua maggioranza sostenitrice lo sta sottoponendo, rassegnare all’istante le proprie dimissioni.
E tutti a casa!!!!
Ma l’attitude agli “attributi” non è di dominio comune.
Mara Morini
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