RICEVO E PUBBLICO
Ho letto con attenzione il documento redatto dalla liste civiche suggeritomi dal signor Marignani e devo dire che ho trovato la solita minestra riscaldata piena di “buoni” propositi e dal solito metodo. Quel metodo che le ha consentito di galleggiare per anni a Siena e di non criticare mai in modo risoluto gli apparati del Monte, dell’Università o dell’Ospedale per la presenza di qualche amico o di potenziali tali. Le sue dimissioni dal PDL più che a un gesto di critica nei confronti di quel partito sono dovute alla probabile sua non ricandidatura a consigliere regionale. Ruolo nel quale ha brillato per la “grande” capacità di iniziativa dimostrata. Anche se non vede Pollina da sette anni gli dovrebbe essere riconoscente perché dopo una cena a Chianciano lo ha fatto diventare segretario provinciale e candidato a consigliere regionale. Scelte che non sono piaciute né a Rolando Peccatori né a Massimo Bandini. Non sappiamo se poi quelle promesse da lei fatte a quella cena si sono concretizzate o no, ma francamente non ci interessa. Se ne dovevano preoccupare le liste civiche dell’epoca. La saluto, non me ne voglia, ma i suoi metodi sono ormai da tempo conosciuti.
Filippo Romagnoli