Essere o non essere, mi ama o non mi ama, rimpasto o elezioni amministrative anticipate contestuali alle politiche?
Dubbi amletici che serpeggiano dalla settimana scorsa per le vie cittadine.
Difficile immaginare l’“epilogo” a cui probabilmente assisteremo nei prossimi giorni. Di certo ci troviamo nel bel mezzo di un teatrino, ma non della politica come lo definisce l’assessore ai lavori pubblici Paolo Mazzini, ma, più semplicemente la messa in scena di un uomo che, pur ricoprendo una carica politica elettiva che merita sobrietà, forza e sostanza in un momento così difficile per la città, vomita il suo smodato egocentrismo.
E non sono pochi i segni che possono darcene il sentore.
Abbiamo assistito a recenti sedute di Consiglio comunale cariche di interrogazioni tacitate dalla notizia del momento: il rimpasto di giunta.
Essendo Siena vittima di una cronica campagna elettorale la tematica riscuote successo a scapito delle problematiche che la attanagliano. Non è assolutamente da escludere che sia stata maldestramente messa in circolazione proprio con la volontà di distrarre l’attenzione dai disastri cittadini.
Toto scommesse per gli assessori in nomination alimentato da voci di corridoio. Valentini tace.
Tre gli assessori ai voti parrebbe: Stefano Maggi all’Urbanistica e Mobilità, Paolo Mazzini ai Lavori pubblici e Sonia Pallai al Turismo.
I suoi fanno sapere che il sindaco ci sta pensando in maniera non affrettata e con molta accortezza, magari sarà una scelta non immediata, forse più verso la fine del mandato.
Intanto Valentini tace, e noi abbocchiamo?
Aspettiamo che qualcosa cambi o migliori, aspettiamo speranzosi che in futuro arrivi una scelta azzeccata, magari allo scadere del mandato quando servirà solo a lui a usare nomine come materia di scambio, o a cambiare faccia davanti agli sprovveduti?
E intanto Valentini tace.
Quel fiume di parole in piena e di post in tempo reale riesce a tacere: anacronistico.
Valentini sarà abbastanza cosciente che non lo rivoterebbe neppure quel partito che tra sgambetti e smentite ne tiene in vita un mandato alla canna del gas.
Non è neppure un mea culpa per un primo cittadino che raramente ha preso responsabilità su di sé per i suoi risultati e per quelli conseguiti dalle politiche delle persone che egli stesso ha scelto, e si presume che per natura si scelga tra i migliori.
Qualora così fosse il cambio di marcia dovrebbe essere repentino e chiaro, con presa di distanza non taciuta e motivata da politiche poco efficaci e prive di sviluppo.
Rimanendo tra le facce di coloro che potrebbero essere buttati giù dalla torre:
urbanistica e mobilità non hanno saputo risolvere le problematiche del traffico in centro storico e della vivibilità dei suoi residenti, della congestione in alcuni tratti più periferici di entrata e uscita dalla città;
pochi i lavori pubblici messi in opera non in ultimo per i risicati fondi a disposizione visto il continuo ricorso ai tagli per motivi di controlli di bilancio da parte della Corte dei Conti;
provincialotte le politiche in campo turistico che non hanno di certo attratto nuovi e diversi turisti, inefficace il concetto di accoglienza e di cultura destinati alla città, sperperate le risorse destinate ai servizi del settore a favore di grandi lobbies, abbandonati i lavoratori più colpiti dalla crisi e più fragili quali i commercianti, gli albergatori, i titolari di pubblici esercizi. In compenso brindisini, passeggiate e corsettine in tutte le salse… vedremo nei prossimi mesi quanto hanno premiato in termini di aumento dei flussi turistici.
Valentini da Adone gongola tornato così al centro dell’attenzione, il resto è fumo.

Nel frattempo il vicario di Salicotto si prepara a infliggere un KO tecnico alle prossime primarie al Sindaco uscente, promettendo al suo contradaiolo di Assisi dalla chierica francescana la riconferma in Giunta, valutato il positivo lavoro da sabotatore “ a comando” svolto in questi anni. L’operazione terminerà poi con una convergenza sul listone della figlia dell’ex Rettore/Sindaco tartuchino, la quale ha già ricevuto il placet sia dalle due anime del partitone sia dall’area socialista che troverà in lei la via della riconciliazione delle varie correnti (con cambio posto in Giunta nelle poltrone socialiste e siluramento dell’attuale assessore sportivissimo Mosconi).
Chissà quale sarà il prossimo brindisino inaugurale a cui assisteremo per la nascita di una nuova associazione apartitica, apolitica, asettica, apostolica, … a cui assisteremo? Un’altra “Senesi nel girotondo”? Tutte pronte a scomparire appena sistemati con una poltroncina coloro che le hanno promosse o il giorno dopo le elezioni… blahhh… la solita vecchia storia… non se ne può più…
Mara Morini