Editoriale de Il Santo – Se essere meschini è chiedere il rispetto delle regole, ebbene lo sono…

muzziHo letto un sacco di commenti al video del Liceo che ho messo in evidenza nell’editoriale di ieri (leggi). Certi li condivido altri meno.

Vorrei però parlare di alcuni aspetti di questa vicenda. In primo luogo la gestione dell’evento è stata molto, troppo lasciata ai ragazzi.

C’è stato poco controllo da parte di chi di dovere, il Preside prima di tutti.

L’abuso e l’uso di alcool e di altre sostanze è sottovalutato prima di tutto dalle famiglie, dalle istituzioni (compreso quella scolastica), dall’amministrazione (vorrei sapere quanti locali sono stati multati per aver somministrato bevande ai minorenni) e anche dalle Contrade.

Sappiamo che di queste feste ne sono state fatte due e che una è in preparazione. Le prime due sono state direttamente autorizzate dal Preside perché mi è stato riferito non c’era tempo materiale di convocare il Consiglio d’Istituto per deliberare la cosa.

Posso capire la prima, ma poi forse dal Consiglio la questione ci doveva passare, come c’è passata la terza festa che è stata autorizzata con una delibera in cui vi è anche scritto che dovranno essere somministrate solo bevande analcoliche (appena disponibile la pubblicherò).

Se c’è stata questa necessità di scrivere nero su bianco che si devono dare solo bevande analcoliche vuol dire che qualche problema vi è stato. Come ho avuto modo di dire anche ad un rappresentante d’Istituto che mi ha riferito che vi era “solo” un cocktail a disposizione fatto con lo spumante, la legge parla chiaro ai minori non si può ne somministrare ne vendere alcolici anche di un solo grado.

Passiamo poi a chi controlla. Chi dice che i ragazzi arrivino già muniti di alcolici e li consumino nei locali della scuola? Qui come già detto si apre un mondo su quello che accade nei locali e supermercati senesi.

Ho fatto notare che all’ingresso della scuola erano presenti due baldi giovani che erano fuori età come liceali. Mi è stato riferito che erano degli amici degli organizzatori, che avevano il compito di controllori. Facevano filtro per non far entrare estranei? Avevano il compito di buttafuori? Sono abilitati a queste mansioni che come è noto devono essere certificate?

Ma rimaniamo in termini di sicurezza, l’amico Marco Barbagli ha fatto delle domande pertinenti ve le propongo:

Quante uscite di sicurezza ha l’aula magna di una scuola?
Che tipo di insonorizzazione ha l’aula magna di scuola?
Che tipo di licenza di pubblico spettacolo ha l’aula magna di una scuola?
Che tipo di licenza di somministrazione di alcolici ha l’aula magna di una scuola?
Che tipo di sicurezza garantisce l’aula magna di una scuola?
Il personale è in grado di intervenire per un primo soccorso se qualcuno si sente male?

Tutte domande che credo ogni genitore dovrebbe farsi, perché un discorso è essere a norma come scuola per fare lezione, un discorso è l’uso diverso dei locali, che certamente non sono studiati e certificati per il pubblico spettacolo. Certo fossi io il Preside non la prenderei sotto gamba questa cosa, perché finchè nessuno si fa male va tutto bene, ma in caso contrario?

Mi è stato poi suggerito che forse dovevo andare  a parlare con il Preside.

Forse sono cresciuto con l’idea che se una persona fa il Preside o ha cariche importanti deve tutelare i suoi sottoposti, in questo caso i ragazzi, speravo che il Preside vista la prima esperienza avesse preso delle contromisure adeguate, invece scopro solo oggi che le prime due feste le ha autorizzate Lui prendendosi tutte le responsabilità e fin qui è andata bene grazie a Dio. I miei genitori non avevano bisogno di andare dal Preside perché i professori di allora le regole le facevano rispettare e se non venivano rispettate erano rapporti e provvedimenti disciplinari. Ora tutto è cambiato, i ragazzi vengono spalleggiati dai genitori e la frase tipica è: “Che ci vuoi fare sono ragazzi!”

Non sarò il genitore perfetto, ma se mio figlio sbaglia gli insegno a prendersi le proprie responsabilità. Se mi accorgo che mio figlio a 16 anni torna a casa carburato vi assicuro che quando torna in se la lezione se la ricorderà per diverso tempo.

Qui si torna all’educazione sull’uso delle sostanze, che ho rilanciato anche ieri, ma che nessuno pare abbia raccolto, scagliandosi contro quei “meschini” che si interrogano su queste cose.

La mia non è una sterile polemica, su questo delicato argomento, che come ho già detto più volte, è sottovalutato prima dai genitori ma anche dalle varie istituzioni cittadine, comprese le Contrade su cui ritorneremo. E’ un modo per far riflettere prima di tutto noi genitori e poi i ragazzi a cui tutto è concesso, senza un minimo di regole.

In ultima analisi, vorrei dire che non ce l’ho assolutamente con i ragazzi che mi dicono si sono sentiti attaccati ed ieri, ad un incontro tra professori e i rappresentanti d’Istituto erano così sconsolati da avere le lacrime agli occhi, d’altra parte è anche così che si cresce. Il motivo per cui sono state fatte queste feste è lodevole e di questo bisogna ringraziarli. Prima di tutto chi organizza queste cose deve essere a conoscenza di tutti quelli che sono gli obblighi, seconda cosa devono essere supportati da adulti che devono vigilare, indirizzare e qualche volta riprendere in maniera seria, perché il genitore, il professore, l’adulto non è l’amico del ragazzo, ma la guida.

Questo blog è ha disposizione di tutti quelli che hanno da dire qualcosa su questo argomento, non accetto però di essere chiamato “meschino” perché ho chiesto il rispetto delle regole all’interno di un edificio pubblico. Se il Preside o chi per Lui si sente offeso dal mio modo di affrontare queste questioni, cioè esprimendo il mio pensiero su queste pagine, mi dispiace per loro. Questa città ha troppe volete chiuso gli occhi su questioni molto più importanti. Il mio metodo di affrontare gli argomenti è questo se il Preside vorrà scrivere qualcosa ben venga, ma la mia è una linea di trasparenza a cui non sono disposto a rinunciare. Se poi le domande che mi sono fatto da genitore e da blogger avranno risposte esaustive e saranno state domande inutili perché tutto in regola, mi sarò preoccupato troppo per questa generazione che sarà destinata a guidare Siena e l’Italia negli anni futuri.

Come sempre mi prendo le mie responsabilità ed è bene che qualcuno anche nella scuola e dintorni cominci a fare lo stesso.

Saluti Federico Muzzi (IL SANTO)

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