In questi giorni è uscito un rapporto su LA REPUBBLICA per quanto riguarda le SMART CITY Siena ha perso diversi posti, di fatto un flop.
I nostri amici SMART BOYS TANGLE continuano con questa litania della SMART CITY, proponendoci modelli che sono inapplicabili a Siena e in Italia.
Attenzione, il sottoscritto è un amante delle nuove tecnologie e in casa ho cercato di mettere il più possibile una tecnologia che mi permettesse di risparmiare sui consumi.
Ho anche provato auto elettriche e scooter elettrici ma in questo momento sono troppo cari e la maggior parte delle case automobilistiche si stanno spostando su motori efficienti e dai bassi consumi, il futuro immediato è senz’altro la tecnologia ibrida.
Non mi piace poi questa insistenza sulla SMART CITY come se fosse la panacea di tutti i mali, la tecnologia è importante, ma occorre non farla diventare un’ideologia mettendo in contrapposizione le persone come sta avvenendo su facebook.
Qualcuno ha scritto: “La SMART CITY deve diventare un’idea comune, un pensiero unico…”
Ecco credo che di pensieri unici nel passato ne abbiamo visti diversi di destra e di sinistra, non hanno avuto molto successo, ma hanno fatto tanti danni… PORA SIENA
Smart City Index 2016: Bologna, Milano e Torino le più tecnologiche d’Italia
Siena Parcheggi: Lepri, farfalle e Pd (con 5 Ps)
Nero su Bianco: “Su urbanistica, Valentini continua a…
Urbanistica: ma quale sviluppo?
Un nuovo volto per le Logge del Papa: via i motorini
L’antipolitica renziana nel referendum: i probabili effetti dell’astensione
Autopsia sulla salma di David Rossi domani a Milano
bravo Santo! sei l’unico mi pare che abbia osato dare la notizia dell’indice SMART CITY?
condividi il mio commento in FB alla questione motorini delle Logge…non c’è solo plauso per un intervento doveroso da tempo…come al solito con si può fare solo A quando B è un accessorio logico e conseguenziale che ‘incornicia’ A!
Premessa d’obbligo: ognuno la pensa come vuole.
Tuttavia se si vuol fare corretta informazione, bisogna quantomeno, se non proprio approfondire l’argomento, sapere almeno di quello che si parla.
Lo Smart City Index è un parametro ‘inventato’ dalla società di consulenza EY (cioè Ernst &Young), nota azienda che fornisce, tra gli altri, servizi di direzione strategica. Esiste anche, per esempio, un altro indice, denominato ICity Rate, elaborato annualmente da un pool di soggetti, pubblici e privati, il cui rendiconto è presentato a Bologna Fiere, a Ottobre, ogni anno (dal 2012, mi pare), durante la manifestazione Smart City Innovation.
Quello che voglio dire, in definitiva, è che tali classifiche risultano spesso da aggregazione di dati statistici talvolta non omogenei e quasi sempre incompleti. Magari determinano una ‘tendenza’, ma non si può ragionevolmente pensare che diano una visione complessiva e sopratutto puntuale dei processi d’innovazione a largha scala. Sono utili perchè descrivono l’esistenza di certi fenomeni, ma le classifiche, va da se’, lasciano il tempo che trovano…a meno che non si voglia attivare un processo di contro-propaganda, assai diverso cioè dall’informazione… e dalla reale realtà dei fatti.
Cercare terreno di scontro su certi temi ( che dovrebbero entrare nella sfera dell’interesse generale) mi appare un’operazione davvero poco utile per il dibattito cittadino, che, secondo il mio parere, dovrebbe impegnarsi su un’idea di Città condivisa o almeno condivisibile, non limitandosi a battute di scherno o remando per il ‘tanto peggio tanto meglio’…Se questo è il massimo del dibattito che si esprime in Città.. allora si…PORA SIENA!
Caro Angelini, la città condivisa non la vogliono gli amministratori che tirano avanti le loro SMART IDEE senza coinvolgere i cittadini (vedi logge del PAPA). Se questo è il tuo ragionamento vale quindi anche per le altre classifiche de IL SOLE 24 ORE… Vivibilità etc. Mi pare che gli amministratori magnifichino le classifiche quando gli torna comodo e le contestino (come in questo caso) quando sono scomode. Vedo che hai imparato bene!
Ci sono tantissime cose di interesse generale che mi pare siano lasciate lettera morta da questi SMART amministratori che ogni giorno ci massacrano di auto elettriche e pannelli solari. Anche te e qualche altro, per esempio nessuno parla più dell’azione di responsabilità verso quelli che guidavano la FONDAZIONE. Oppure per essere SMART nessuno parla del piano del traffico che ci è costato 390 mila euro ma non è realizzato. Ecco poi per quanto riguarda la realtà dei fatti, fai un giro per città guarda l’incuria dei giardini , l’erba alta, lo sporco e le buche in città… Poi si parla di SMART CITY
Replico, punto a punto:
– dal 2013 le occasioni di dibattito pubblico sulle tematiche cittadine sono state innumerevoli. Prima gli incontri di Siena Intelligente, poi il Parco delle Mura (con i loro tavoli di approfondimento), relazione finale su Siena2019, le relazioni sul bilancio, etc.. Mi pare il coinvolgemento c’è stato, ampio, spesso partecipato e quello che più conta libero. Di certo molto di più di quello visto in precedenza. Il diritto di critica ampiamente garantito (come giusto che sia);
– Non sono un amante delle statistiche ad uso politico, spesso strumentalizzate in un senso e nell’altro. Se capita le contesto, da semplice cittadino, quale sono e quale rimango.
– quando era necessario fare chiarezza su certe responsabilità legate alle vicende MPS non ho fatto mancare il mio sostegno. Adesso le carte sono in mano alle procure e mi pare che in Regione ci sia una commissione d’inchiesta che sta lavorando per ulteriori approfondimenti. Cos’altro deve fare un semplice cittadino ora?
– Ho letto dei 390mila euro spesi per il piano del traffico. (il riferimento, mi pare di ricordare, è 2002- 2012). Attendo delle risposte. questione giusta da porre.
– La manutenzione della città è tema fondamentale, che riguarda tutti, amministrati e amministratori. Incoraggiare il senso civico di tutela, salvaguardia e ripristino dell’ambiente che ci circonda è argomento del Regolamento Beni Comuni..ma anche su quello mi pare si muovino critiche…
Come no bravo…