Tempo di Olimpiadi tempo di emozioni, ma tempo di bischerate anche sui giornali.
Chiaramente il cuore di ogni sportivo batte per uno sport o una disciplina diversa, in casa de Il Santo in questi giorni passavamo dalla Pallavolo al Judo per non perdere nemmeno un secondo degli incontri dei judoka azzurri sul Tatami di Rio. Belle emozioni ci ha dato Fabio Basile, che con la sua pazza determinazione ha conquistato la duecentesima medaglia d’oro per l’Italia un risultato mica da poco vedendo gli atleti che componevano il tabellone del judoka torinese, fosse un calciatore varrebbe quanto POGBA!!!
Bravissima anche la Giuffrida che si porta a casa un bell’argento.
Dispiacere poi per Elios Manzi (-60kg) che non ha imbroccato un buon sorteggio, del resto il judo è anche questo per arrivare in fondo qualche volta ci vuole fortuna, come nella vita. Così come per Valentina Moscatt che non è riuscita a coronare il sogno di ogni atleta olimpico.
Le bischerate poi le leggo il giorno dopo degli incontri in cui altri due nostri Judoka erano impegnati a Rio, a pagina 18 della Gazzetta dello Sport si legge un articolo che un po’ mi ha fatto incazzare.
Si può definire Edwige Gwende una STARLETTE del judo italiano? Tra le altre cose penalizzata, perché gli arbitri non si sono accorti di una scorrettezza della sua avversaria Tina Trstenjak slovena che poi ha vinto l’oro, penalizzazione che se fosse stata sanzionata avrebbe squalificato la slovena e portato avanti la Gwende. Oppure definire fotomodello da Tatami Matteo Marconcini che da outsider è riuscito ad arrivare fino alla finale 3-5 alle olimpiadi? La qualificazione per Marconcini fino ad un anno fa era per Lui una cosa impensabile, l’atleta di Arezzo infatti a Settembre 2015 aveva il braccio al collo per un’operazione alla spalla, dopo che si è ripreso l’ha fermamente voluta e conquistata facendoci venire i brividi con quella barba da guerriero (non da fotomodello) che ha messo in fila valenti judoka più conosciuti di Lui.
Voglio però rigirare dalla parte del judo queste definizioni che non si addicono per niente a chi suda e sputa sangue come questi judoka. Voglio dire a chi mi legge (pochi), mandate i vostri figli e figlie a praticare judo, ai maschi verranno addominali da modello, le femmine potranno diventare delle starlette, magari nel mentre impareranno a sudare e conquistare qualcosa che vogliono con le loro forze senza l’aiuto di MAMMA o BABBO…
Bravi tutti a Rio, perché solo aver calcato quel tatami vi consegna alla storia dello SPORT, viva anche alle “cicciottelle” del tiro con l’arco, perché come la STARLETTE e il MODELLO del TATAMI hanno dimostrato di valere più di quei giornalisti che affibbiano aggettivi a casaccio…
P.s. per il Giornalista della Gazzetta dello Sport: nel Judo non c’è il 4° posto, si salta direttamente al 5°, SE LE COSE NON LE SAI…. SALLE!!!
Fantastico Santo.
Aggiungo solo una riflessione sulle “cicciottelle”. In Italia siamo sempre più abituati a vedere il dito e non la luna: hai presente che spot per il tiro con l’arco, e non solo, sarebbe stato enfatizzare il fatto che anche le “cicciottelle” vanno alle Olimpiadi? Ergo anche chi non ha gli addominali scolpiti può praticare sport ad alto livello.
the best is yet to come
jl
Infatti quest’anno c’è anche il Golf. Notoriamente praticato da ricconi con là pancetta
Ricordo di aver letto che il CONI ha come parametro di livello energetico consumato in una competizione in perdita di peso e di calo di attenzione e simili……tanto che le gare di scacchi sono appena dietro alle gare di maratona!!!