Editoriale de Il Santo – “Gentaglia, collaborazionisti, merde fasciste…”

Francesco Chiantese

Il titolo di questo post è la gentile descrizione che fa di me il Signor Francesco Chiantese.

Ve lo presento in questa foto tratta da suo profilo FACEBOOK. E questo è il suo sito web (leggi)

Mai ero stato pesantemente offeso per la mia attività di blogger, ma al peggio non c’è mai fine. Il commento del Signor Chiantese è apparso nel post di Michele Vittori (ora sei famoso) che ha ispirato il mio editoriale di ieri (leggi).

Nella stessa pagina Facebook sono apparse offese pesanti a Tommaso Dironato reo di aver montato la trasmissione incriminata e tacciato di essere fascista e collaborazionista. Il post contro di Lui è stato tolto dal leone da tastiera che lo aveva confezionato.  Da parte mia tutta la solidarietà possibile ad un lavoratore di Siena TV, forse il Direttore Matteo Borsi qualcosina la dovrebbe pur scrivere non vi pare?

Quello contro il sottoscritto però è rimasto ecco il coraggioso Chiantese cosa scrive: “…Quel blog ha censurato un mio commento. Gentaglia, collaborazionisti, merde fasciste. Sul fascismo per me non esistono mediazioni o sei contro i fascisti o sei peggio di loro. Senza sconti per nessuno.” 

Non mi ricordo del suo commento Signor Chiantese, quando non li pubblico è perché sono offensivi e di querele ne faccio volentieri a meno. Magari per lei dovrei essere appeso a testa in giù per questo, si ricordi non è più il 1945.

Respingo fortemente le offese che Lei ha scritto nei miei confronti, la mia storia il mio vissuto parlano per me. Ho lottato per anni contro il sistema marcio senese una cosa l’ho imparata, ho imparato ad avere la schiena dritta a rispettare ogni idea e dare voce a tutti e saper distinguere. Cosa che a Lei è ignota.

Mi fermo qui perché il mio carattere mi spingerebbe anche oltre ma non voglio scendere al suo livello, mi crea disagio e nausea. Lei però visto che è anche un uomo di cultura può rimediare chiedendo scusa.

Chiudo facendo una richiesta a Michele Vittori, che mi conosce e sa che le parole del Signore in questione sono fuori luogo. Mi hai scritto e mi hai detto che non ho capito. Fammi capire, scrivi un articolo per il mio blog, lo pubblico volentieri perché senza dialogo ci sarà solo spazio per le offese del Signor Chiantese e per i Gendarmi della Verità… PORA SIENA

Sotto l’originale post se qualcuno avesse intenzione di cancellare anche questo:

27 replies to “Editoriale de Il Santo – “Gentaglia, collaborazionisti, merde fasciste…”

  1. Fede, ma Virgilio non ti ha insegnato niente? “Non ti curar di loro……”. La mi’ nonna amava dire: “Una bocca chiusa ne zittisce 1000” Ma capisco che alle offese generalizzate (è di moda dare del FASCISTA a chi non la pensa come te…) NON È FACILE PORGERE L’ALTRA GUANCIA!!! Il “pifferaio” Chiantese ha fatto la sua bella figura di cacca!

  2. Occorre però opportunamente essere precisi; io non ho cancellato alcun commento, casomai è stato cancellato da chi gestiva la conversazione.
    Si, il mio commento è forte, è figlio anche però della reazione alla sua censura.
    Il commento che lei dice di non “ricordare” scritto da me su questo blog, è che è stato cancellato, era fermo e duro (ma del resto sono abituato a mettere nome e faccia sotto tutto quel che scrivo) ma era estremamente dettagliato, nell’analizzare la trasmissione, nel cercare di ricostruire le motivazioni che “possono” essere alla base di questa scelta editoriale (ho scritto anche alla stessa trasmissione, prima di averla vista, per l’inopportunità che era comunque insita)…ma c’erano anche dei complimenti, se ricorda.
    Sottolineavo, e lo faccio ancora, che sarebbe stato interessante che lo stesso tipo di inchiesta e giornalismo contenuto nel libro sul La casta (che ho molto apprezzato) venisse usato nei confronti di questi neofascisti senesi.
    Che si facessero domande “ovvie e scontate” se volete quando si hanno davanti persone che, come possiamo leggere nei loro post pubblici, rivendicano il diritto ad essere fascisti. Mi domandavo come mai non si era indagato sul perché la sede sia stata affittata utilizzando il nome di una associazione non immediatamente riconducibile al fascismo, del perché non si fosse domandato loro come mai hanno scelto di tenere nascosto (anche ai proprietari del fondo, come possiamo leggere su internet) la vera natura della loro associazione, del come si comportavano durante i “doposcuola” quando coi ragazzi andava affrontato l’argomento “resistenza” visto che, come possiamo sempre leggere in pubblico, per loro i partigiani erano tutti “assassini” ed il “duce” un eroe da venerare.
    Insomma, nel mio commento, quello che avete cancellato, si domandava perché si è scelto di fare da velina ad una associazione neofascista piuttosto che fare lo stesso giornalismo dettagliato fatto in altre occasioni.
    Domandavo anche, forse inopportunamente, se avere come obbiettivo comune la “casta” ed i poteri forti senesi potesse bastare per prestare il fianco a chi venera i fascisti, che come sappiamo sono stati stupratori ed assassini.

    Ribadisco il concetto basilare per me; davanti al fascismo (non ad altre idee politiche, sia chiaro, ma al “fascismo”) per me o si lavora assieme per ostacolarne il ritorno oppure si è collaboratori della sua nuova infestazione.
    La storia ci insegna che coloro che legittimano il fascismo contribuiscono direttamente alla sua diffusione.

    Si può fare una trasmissione giornalistica invitando dei neofascisti?
    Assolutamente si, anzi, sarebbe necessario.
    La trasmissione che voi avete preparato, e montato (ovviamente), non aveva lo scopo di indagare e capire, ma esclusivamente di “dare la parola” senza contraddittorio a gente che va in giro a raccontare che il fascismo era una cosa splendida e che i tremendi crimini di cui si è macchiato sono al massimo menzogne gonfiate.

    Sarebbe comunque, come scrivevo all’emittente, stato inopportuno montare quel tipo di trasmissione proprio la sera del 25 aprile, ma so che parliamo di un prodotto e come tale va lecitamente collocato quando ha maggiore visibilità, ma se avessi visto lo stesso rigore riservato ai “poteri forti” senesi applicato a questa marmaglia neofascista sicuramente avreste reso un servizio.
    Così, no.
    Così avete solo contribuito alla diffusione del fascismo ospitando le loro menzogne.

    Lei mi chiede di porgerle delle scuse…ho usato termini forti ed ho fatto paragoni forti? (si, ho paragonato il montatore a quelli che per “fare il loro mestiere” si trovarono a collaborare con il fascismo, esattamente l’ho paragonato ai ferrovieri che guidavano i treni per i campi di sterminio. Che non vuol dire accusarlo di aver sterminato milioni di persone, ma si sicuramente di aver collaborato ad una operazione sbagliata che ha dato sostegno al neofascismo senese.).
    Le scuse sarebbero ridicole; penso esattamente quello che ho scritto, e del resto l’ho firmato, e del resto il mio profilo facebook è pubblico, ed ho scritto cose ben peggiori nei confronti di chi appoggia (in maniera ancora più diretta rispetto a voi) questa marmaglia di fascisti e le loro bugie.
    Davvero lei si immagina che io possa chiedere scusa rinnegando quello che penso?

    Non lo chiederei a lei se fosse al posto mio, non lo chieda a me. Ci si rispetti a vicenda in questo.
    Collochi però quel frammento che ha letto e copiato qui nella giusta posizione, come reazione ad un lungo, elaborato e dettagliato commento che voi qui avete scelto di non pubblicare e che lei oggi dice di non ricordare.

    Il fascismo è una cosa seria; l’idea che queste persone ospitino nella loro sede adolescenti a cui pretendono di “insegnare” con la scusa del doposcuola tra fasci littori mi rende assolutamente rigido e fermo.

    Le ricordo che negli ultimissimi tempi membri e simpatizzanti di questi gruppi neofascisti (stessi gruppi, non stesse persone ovviamente) che ora hanno trovato spazio a Siena in Italia si sono macchiati di violenza personale nei confronti di minoranze etniche, di omosessuali di avversari politic, fino ad arrivare a veri e propri assassini.
    Era frequentatore di Casa Pound Pistoia Gianluca Casseri che a Firenze ha ucciso due senegalesi a colpi di pistola, erano di casa Pound Viterbo i ragazzi che poche settimane fa hanno pestato a sangue un ragazzo colpevole di aver postato su facebook una immagine satirica nei confronti di Casa Pound appunto, era militante di queste associazioni l’uomo che uccise tempo fa un nero a pugni perché aveva osato difendere la propria compagna dalle offese razziali, era un manganello con la scritta “dux” quello che è stato usato per uccidere poche settimane fa un ragazzo all’uscita da una discoteca (anche se agli “albanesi” era stata data la colpa all’indomani), sono opera di militanti di questi movimenti le continue aggressioni che si verificano a Roma fuori ad alcuni locali noti per ospitare feste di omosessuali, così come a Bologna, e che di questo stiamo parlando quando parliamo di fascismo oggi, non di quella cosa edulcorata che è stata mostrata in trasmissione.
    Vogliamo cercare di arginarli quando arriveremo a questo?
    Le pare normale che io debba raccomandare ad amici omosessuali o neri di “stare attenti” quando a tarda sera si passa da certe strade di Siena, perché ho visto quello che accade nelle altre città non si sa mai? Le pare che mi renda sereno e tranquillo questo?

    Spero che almeno questo commento lo pubblichi, vista la solerzia con cui ha pubblicato qui quanto scritto da me (anche se decontestualizzato).

    1. Gentile Signor Francesco, visto che avevo ragione a dire che non mi ricordavo di aver visto un suo commento? Lei qui non ha mai commentato niente. Infatti Lei sta sbagliando L’Eretico con IL SANTO vede in alto che c’è scritto IL SANTO DI SIENA. Di Lei nel mio blog non c’è straccia nemmeno nello spam. Quando arrivano i commenti anche quelli che vengono “censurati” finiscono in apposita cartella del blog. Quindi ha sbagliato blog o la sua versione non regge. Non vuole chiedere scusa per avere dato al IL SANTO (FEDERICO MUZZI) “della merda fascista”, sono fatti suoi non importa, da oggi scattano i 90 giorni per chiedere scusa, perché per molto meno il sottoscritto, che ha battagliato per anni contro il sistema di potere senese ne ha passate di cotte e di crude. Non permetto a Lei e a nessun altro di infangarmi. Dove cazzo era Lei e tutta la sua compagnia quando sSiena veniva distrutta, quando le voci libere di Siena combattevamo una battaglia impari con il potere? Si faccia un piacere mediti prima di scrivere, perché Lei ha sbagliato persona e bersaglio… Saluti

      1. Lei ha realmente ragione.
        Ho grossolanamente confuso i due blog, (al signor Ascheri risponderò sotto).
        Ho, come dice bene, sbagliato persona e bersaglio, ed ovviamente me ne scuso, meritando effettivamente la figura di merda che ne consegue.

        Sono anche colpevole, se vuole, di non aver mai letto il suo blog; cosa che farò da oggi, così magari da meritarmi una querela domani.

        Sono estremamente allarmato ed arrabbiato per la situazione e per la leggerezza con cui la si sta trattando; probabilmente troppi a Siena hanno dimenticato esattamente cosa sia il fascismo, e non sanno cosa sia il fascismo oggi.

        Aver vissuto in altre città, aver visto coi miei occhi cosa si nasconde dietro la faccia edulcorata che oggi del fascismo si vuole mostrare, mi agita moltissimo.

        Ovviamente controfirmo tutto quello che ho scritto, al netto di questo errore. Ci mancherebbe. Mi spiace solo averla coinvolta.

        p.s. Ai commenti sul mio abbigliamento risponde lei con un sonoro pernacchio?

      2. Ecco vede, avevo ragione. Quindi merda fascista era relativa all’Eretico, ne discuta con Lui. Per quanto riguarda chi ha fatto apprezzamenti sul suo vestiario, può tranquillamente rispondere Lei, ne ha le capacità.

  3. Carissimo Santo, anche a me dell’illustre uomo di teatro Chiantese non è mai arrivato alcunché.
    Se costui leggesse qualcosa prima di scrivere, saprebbe quante volte ho combattuto – sul blog – chi portava avanti tesi a mio modo di vedere del tutto inaccettabili (in un caso, fino ad “espellere” dal gruppo dei commentatori una persona che, oltre alle idee, si permetteva di querelare altri commentatori marcatamente antifascisti).

    Dacci sotto, l’eretico

    1. Le ho scritto signor Ascheri, in risposta al suo post “querelare o non querelare” la sera del 25 aprile alle ore 00.13.
      Sicuro che non le sia arrivato alcunché?
      Sulle illazioni sul leggere o non leggere vado oltre, perché come affermavo sul posto che a lei “non è arrivato” seguo il suo blog ed ho letto uno dei suoi libri, apprezzandolo molto.
      Proprio il suo differente approccio, in questo caso, mi ha colpito maggiormente.
      Nel commento analizzavo la trasmissione, ed auspicavo che la stessa solerzia riportata in altri casi da lei venisse applicata anche ai fascisti a cui invece ha dato voce, senza un reale contraddittorio, e senza neppure fare (come al contrario di solito mi pare faccia) una vera “inchiesta”.
      Domande da fare ce n’erano davvero, a partire dal non aver dichiarato ai proprietari del fondo la loro natura fin dall’inizio (lo dichiara pubblicamente una delle proprietarie, sottolineando comunque che si tratta a parer suo di bravi ragazzi), alle relazioni scomodo proprio con il mondo dei “poteri forti” che il movimento casa pound ha, sulle indagini in corso sui loro esponenti nazionali…invece no, stavolta ha fatto semplicemente dire loro quello che a loro fa comodo dire.

      Spero lei recuperi il commento e lo pubblichi; io non ho “salvato” il testo.
      Disponibilissimo qualora lei mi dica che non è riuscito a recuperarlo, a riscriverlo da zero.
      Sdoganare e dare spazio alla “facciata pulita” del fascismo, per me è atto gravissimo; ma sarei contento di scoprire che non è questo il caso, e che lei ha in mente di fare una delle sue inchieste serie su questo argomento.

      Raccontare cosa ci sia dietro la faccia “pulita” di certe organizzazione fasciste sarebbe veramente una cosa auspicabile.

      E’ questo che mi ha fatto trovare indecente la trasmissione; e alla stessa emittente ho scritto sottolineando l’inopportunità della scelta, credo come altri, ed ho ricevuto la relativa risposta.

  4. ma scusate date spazio a questo chiantese che con questo fascismo c’ha fatto capo (chissa’, se sa che vuol dire fare capo in una cosa, dubito) Spendere due paroline anche nei confronti dei centri sociali che in alcune città devastano e distruggono tutto cio’ che capita a danno dei cittadini onesti che si fanno il culo a lavorare per guadagnare la pagnotta e’ difficile?. A gia’ ma ci sono i fascisti…a Siena tra comunisti piddini etc etc hanno rovinato una comunità capito chiantese? i ns figli non hanno futuro a Siena…. a già ma ci sono i fascisti… chiantese lascia perdere…c’hai fatto capo

  5. Se invece di difendere …avessero condannato IN MODO NETTO chi ha distrutto questa città prendendone le debite DISTANZE …probabilmente avrebbero sterilizzato tutti questi rigurgiti revisionisti

  6. Chiantese ma riesci a distinguere gli asini dai poponi? Non credo, fai di ogni erba un fascio e poi ti da alla testa, e poi non ci capisci piu’ nulla e scrivi a tizio convinto di scrivere a caio. Chiantese sei incredibile, sbagliare fischi per fiaschi non e’ facile se poi sono fascisti allora hai un sesto senso, povera sienina nostra in che mani

  7. Io sto con il Sig. Francesco Chiantese; non c’è dubbio che sia un vero democratico ed antifascista … sopratutto nei toni e nel linguaggio.
    Invece il Sig. Bruno Valentini sempre così presente sui social, il PD tutto con le loro belle prove di democrazia applicata al territorio e tutti gli ex potenti dalla querela facile non hanno nulla da dire?
    Abbasso i blogger senesi notoriamente infettivi perchè costringono a pensare….in attesa di essere trasferito al reparto C mi firmo
    Luigi De Mossi

  8. Da parte mia, solidarietà piena al Santo e ai bloggers senesi, che per anni hanno svolto un ruolo indispensabile e coraggioso di informazione. Quei pochi consiglieri comunali di opposizione vera che non riuscivano neppure a portare all’esterno un minimo della loro attività, hanno trovato nei bloggers una sponda preziosa. A te Santo, il mio ringraziamento, per il tuo impegno e per il tuo coraggio.

  9. “..del come si comportavano durante i “doposcuola” quando coi ragazzi andava affrontato l’argomento “resistenza” visto che, come possiamo sempre leggere in pubblico, per loro i partigiani erano tutti “assassini” ed il “duce” un eroe da venerare..”

    Signor Chiantese ma lei si divertente veramente così tanto nel ricevere querele per le falsità, le calunnie e le diffamazioni che lei si diverte a scrivere?

    Basta menzogne, basta odio, grazie.

      1. No, ho letto alcuni dei testi di Pansa; dopo il primo gli altri mi sembrano notevolmente inferiori sul piano storico, ma no, non mi pare di aver criticato Pansa pubblicamente. Fa il suo lavoro. Posso giudicare l’opportunità di certe campagne politiche e dell’uso che è stato fatto di alcuni suoi testi, ma non il suo lavoro. Non vedo perché.
        I fatti che descrive nei suoi testi, molti dei quali noti a chi si interessa di quel periodo storico (meno al grande pubblico, per lo squallido silenzio che ha accompagnato parte della nostra storia nei tempi), non inficiano affatto e non sono contrapponibili alla “sistematicità” delle barbarie fasciste.
        Di cui, fare apologia oggi in Italia, è proibito dalla costituzione; per motivi che sono ovvi e che sono sotto gli occhi di tutti.

        Ci sono molti partiti di destra che hanno nella loro storia un legame con il Partito Fascista, non mi pare affatto di star contestando quelli e non è di quelli che qui si parla; qui si parla di una organizzazione di persone “orgogliose” di rivendicare il fascismo come corrente politica, che ne ripropongono il linguaggio, la forma, i distinguo raziali e la violenza (si legga i testi delle canzoni che fanno da colonna sonora alla loro organizzazione) e si osservino i fatti di cronaca, talvolta purtroppo nera, collegati alla loro organizzazione in moltissime città italiane.

    1. Legge n. 645 del 1952

      1. Riorganizzazione del disciolto partito fascista.

      -Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione O DENIGRANDO la democrazia, le sue istituzioni e I VALORI DELLA RESISTENZA, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla ESALTAZIONE DI ESPONENTI, PRINCIPI, FATTI E METODI propri del predetto partito O COMPIE MANIFESTAZIONE ESTERIORI DI CARATTERE FASCISTA.

      Credo sig. Fulcito, lei che si dice orgoglioso di essere fascista, membro di un gruppo che si dichiara pubblicamente FUCINA DEL FASCISMO SENESE (salvo poi cambiare il messaggio, che però avevo per fortuna preventivamente fotografato e salvato), lei che si prodiga per la diffusione dei grandi testi poetici degli Zero Zero ALFA (“nel dubbio mena” se ben ricordo il più pacifico e delicato passaggio di uno dei loro testi), che si fotografa armoniosamente tra fasci littori e con lo squallido braccio alzato, abbia veramente poco da pretendere di querelare.

      Si rilegga la Legge Scelba, c’è poco da essere orgogliosi nel portare avanti l’ideologia fascista.

      Del resto, nel darle del fascista, non credo proprio di offenderla se ho ben capito; nel dire che il fascismo è merda, invece, sposo pienamente i valori della resistenza e della costituzione, nonché la realtà storica dei fatti.
      Il fascismo è stato l’alibi con cui si sono compiuti stermini, assassini, e con cui si è tenuta ferma l’italia in un ventennio di dittatura.
      Il mio ed il suo diritto di espressione nasce proprio dall’abbattimento del regime fascista durante la quale, se ben ricorda, non era consentito dissentire dalle follie del dittatore, pena tribunali speciali politici, torture, morte.

      Per il resto rispetto ai “crimini” a cui faccio riferimento e di cui si sono macchiati appartenenti all’organizzazione Casa Pound o “simpatizzanti” ci sono le cronache, può consultarle da solo; se le legga, o se le faccia leggere, faccia come vuole.

      La diffusione dell’ideologia fascista in Italia è reato, oltre che essere indignitoso per il genere umano, e non saranno minacce di alcun tipo a fermare le persone civili a cui imbarazza la presenza di “orgogliosi fascisti” nella città.

      C’é poco da essere orgogliosi nell’essere fascisti, soprattutto sotto questa costituzione e con la nostra storia alle spalle.

  10. Il mio linguaggio è sereno e tale rimarrà. Lascio i rigurgiti di odio a chi ‘nostalgico’ di una guerra civile terminata 72 anni fa e a chi nostalgico della strategia degli opposti estremismi degli anni di piombo come il Sig. Chiantese.
    CasaPound vuole far politica, la vuole fare a favore di quelle classi sociali di italiani che “voi” avete abbandonato da ormai decenni e lo vuole fare con la trasparenza assoluta, tanto che con Noi non potete attaccarvi a nulla oltre alle trite e ritrite leggi che con CasaPound non c’entrano nulla visto che partecipiamo regolarmente ad ogni tornata elettorale ottenendo ormai ad ogni elezione da nord a sud consiglieri comunali (vedi Bolzano, vedi Lamezia Terme o Isernia, oppure la vicina Grosseto) oppure alle calunnie e falsità da lei scritte in precedenza. La realtà è un’altra, il popolo ascolta, approva e cerca CasaPound, e voi questo non potete accettarlo, perché ormai siete distanti anni luce dal bisogno “degli ultimi”.
    “Caro” Chiantese, le vostre MINACCE e le vostre provocazioni con Noi non attaccano e non attaccheranno mai più.

  11. Il suo linguaggio non è sereno; le ricordo che nel momento stesso in cui si dichiara fascista evoca, appunto con il linguaggio, lo sterminio sistematico di minoranze ed avversari politici, le leggi razziali, l’uso di gas chimici durante la guerra, la colonizzazione violenta.

    Così come invitano alla violenza sistematica i testi delle canzoni degli zero zero alfa su cui organizzate addirittura degli improbabili “gruppi di ascolto”, magari per educare alla prassi dei fan del gruppo di prendersi a cinghiate sotto il palco (cinghiamattanza la chiamate, vero?) o per consigliare che “nel dubbio mena” come logica di soluzione.
    Una prassi educativa che “non deve preoccupare” e che sicuramente appartiene alla categoria del “linguaggio sereno”.

    E’ buffo che lei si rivolga a me con il “voi”. Esattamente noi chi? Io sono un cittadino. Noi cittadini? Se vuole elencare le colpe dei partiti politici italiani e della politica locale, benvenga, lo faccio da sempre sia pubblicamente che attraverso le mie scelte ed azioni private…questo però non mi fa automaticamente scegliere il “fascismo” come riferimento, proprio perché il fascismo non è stato da meno, sostenendo esclusivamente chi aderiva al fascismo, obbligando sistematicamente all’adesione, pena l’assenza di sostegno, la violenza personale, il confino, i campi di prigionia, i campi di sterminio dell’amico tedesco. Quindi esattamente “voi” chi?

    E’ vero; è difficile far condannare Casa Pound per apologia, non perché la legge non esista o perché non ne faccia, ma perché avete costruito un nugolo di associazioni a copertura delle vostre azioni e, sulle pagine e gli spazi ufficiali di Casa Pound Italia (cioè il partito) state molto attenti. Più facile, lo dicono i fatti, è far condannare i tanti esponenti a cui “scappa il braccio teso” e che invece fanno sistematicamente apologia nei loro spazi privati. Ecco perché quando vi siete dichiarati, sullo spazio pubblico, “fucina del fascismo” poi avete fatto di corsa ad eliminare la frase sostituendola (ripeto, io ne ho lo screenshoot).

    Le “calunnie” a cui lei fa riferimento sono fatti di cronaca, documentatissimi, e di cui in rete si trova praticamente tutto; chi legge non avrà problemi a cercare e documentarsi, e scoprirà le varie incriminazioni, i patteggiamenti, i tentativi di prendere le distanze dopo i crimini, le indagini che riguardano alcuni vostri leader per reati che vanno dalla violenza personale fino al terirosmo nero intenrazionale (ah, giusto, questo non riguarda Casa Pound, ma La salamandra, una delle tante associazioni che rimandano al vostro gruppo neofascista).

    Credo di aver dato troppo tempo e dignità nel parlare con un fanatico fascista, educato nel fascismo fin da piccolo (le foto da bambino col braccio teso orgogliosamente esposte).

    Però voglio soffermarmi, per chi legge soprattutto, sull’uso che fa della parola TRASPARENZA.

    L’esempio senese è adatto.

    Avete affittato una sede in Siena intestandola all’associazione La sovranità; la Sovranità è un’associazione che, lo si legge dai loro stessi volantini di un paio di anni fa, è nata per “portare sostegno politico alla candidatura di Salvini alle elezioni”.

    Perché non intestarla a Casa Pound Italia?

    Come dichiarato dagli stessi proprietari del fondo, pubblicamente su internet, avete affittato tacendo completamente il ruolo politico della vostra associazione; parlando esclusivamente di associazione “culturale”.

    Quindi, potremmo fare un quiz a cui rispondere tutti:
    La vostra sede di Siena, “Il selvaggio” è:

    1) La sede di un comitato elettorale per Salvini, visto che è ufficialmente affittata a La Sovranità
    oppure
    2) La sede di Casa Pound Italia, un partito.
    oppure
    3) La sede di una associazione culturale senza finalità politiche (come fatto credere ai proprietari, ripeto, da dichiarazione pubblica da loro fatta e facilmente rintracciabile s Facebok in almeno due conversazioni)
    oppure
    4) La “fucina” del fascismo senese? come da voi stesso dichiarato, per poi subito dopo cancellare la dichiarazione? (ripeto, ho l’immagine con la dichiarazione originale e poi quella successiva?

    Eh, si; non darò più seguito alla spiacevole conversazione con lei; però come ultimo messaggio le consiglio di rivedere ed aggiornare il suo concetto di trasparenza.

    Il fascismo oggi come ieri si muove per sotterfugi, mistificazioni, coperture.
    Il vostro arrivo a Siena lo dimostra.
    Faccia la cortesia, non parli di “trasparenza”.

    p.s. ricordo che tutto quello che ho affermato è ampiamente comprovato e dimostrabile; sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro su google, e troverete senza problemi dei dossier di varie testate giornalistiche (di vari ambiti politici, che mi sarei stufato quando parlo di essere accomunato a pd, pdl, etc. etc.).

    La verità su Casa Pound è dietro una tendina sottile; soprattutto a Siena, che è una piccola città, è facile scostarla e non confonderla una con opposizione politica condivisibile alla gestione attuale della città.
    ,

  12. Ahahahah sei divertentissimo.
    Ah mi dimenticavo, la prossima volta che mettete una mia foto nel vostro “gruppo” della rete antifascista, schedandomi in stile ‘Lotta Continua’ chiedimela privatamente così almeno te ne mando una dove sono venuto bene! 😉

  13. Scusi Chiantese ma a me ‘gnorante come una capra…me lo spiega che fa un pedagogo teatrale?!

    1. Figuriamoci; non si tratta di essere ignoranti è un lavoro abbastanza poco conosciuto.
      Nonostante mi sia sempre occupato di teatro prima di iniziare questo tipo di attività neppure io sapevo che esistesse.
      Studio e metto in pratica metodologie didattiche legate all’insegnamento del teatro.
      Nello specifico mi occupo di studiare come le varie tecniche di insegnamento del teatro possono essere applicate ad altri campi, come l’educazione dei bambini o quella degli adulti oppure la mediazione tra differenti culture o ancora la risoluzione dei conflitti negli ambienti di lavoro.

I commenti sono chiusi.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
close-alt close collapse comment ellipsis expand gallery heart lock menu next pinned previous reply search share star