Ci ha lasciato Silvano Carletti, un grande senese, istriciaolo e un amico. Se penso a Silvano, penso ad un grande personaggio senese, uno senza peli sulla lingua, che il carattere lo ha portato lontano da quello che amava, la contrada.
Silvano era un senese di quelli che non ci sono più, amava Siena a 360 gradi.
Per me insieme ad altri vecchi istriciaoli è sempre stato un punto di riferimento in contrada che non frequentava più, ma quando potevo gli chiedevo consigli e stavo ad ascoltarlo, non ti stancava mai con quella voce da narratore, con quel suo aspetto fiero di essere nato a Siena e di essere dell’istricione!
Come me non amava la piega che le contrade e Siena hanno preso negli ultimi anni, ne parlavamo quando mi passava a trovare in negozio con la moglie Luciana, ci trovavamo d’accordo su tante cose, mi spronava a proseguire il mio lavoro di blogger.
Insieme al Baldi era l’ultimo menestrello di Siena.
Mi piace ricordarlo con i suoi baffi eleganti e la sua voce come dicevo da narratore inconfondibile che quando entrava in negozio mi diceva: “Ciao Muzzino, che mi racconti!”. Già! Per Lui ero sempre il Muzzino anche se ho 46 anni!
Ciao Silvano, salutami tutti gli istriciaioli che ci hanno lasciati, in particolare il mi nonno che come te amava cantare gli stornelli senesi e magari spiegati con Priore con cui discutesti tanto, te sai a chi mi riferisco, del resto siamo tutti di Camollia.
Grazie per quello che hai dato a Siena, grazie per quello che ci hai insegnato
“Poi quando il sole si sarà riposto… Saluterò gli amici sulla strada…”
Silvano era un grande senese e purtroppo persone come lui oggi sono rarissime se non inesistenti. Non ha mai avuto paura di sostenere le proprie idee e non si è mai piegato, per la poltrona o per ottenere facili consensi, a sostenere idee o persone che non gli piacevano. Per molti era un personaggio scomodo, per altri solo folcloristico, perchè i suoi valori non erano quelli che imperano in una città dove chi ci ha guidato ci ha portati alla rovina e continua ad avere voce in capitolo e considerazione.
Con lui abbiamo anche perso un patrimonio di ricordi che nessuno potrà più regalarci. Ci mancheranno la sua arguzia e le sue sensate polemiche.
Sono certo che lassù troverà maggior considerazione e rispetto. Con grande dolore, un lupaiolo che ha avuto la fortuna di godere della sua amicizia
Luca Luchini
Silvano Carletti è stato grande senese, e per me un amico. La città ha perduto un suo forte difensore. Il tempo ha dato ragione a Silvano su molte cose. Mi associo, caro Federico, alle belle parole che hai usato tu per ricordare il nostro comune amico.
Mi declamò…..un giorno che passavo per la Piaggia de’ la Morte, mi fermai, parlammo de’ sonetti e mi disse di comprare questo libretto (mi c’è voluto più di un anno per trovarlo) di Fernando Giannelli “Guida Nuova di Siena Vecchia”.
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Dunque tra cinquant’anni o meglio cento,
tanto si dice per scaramanzia,
se t’occorresse qualche schiarimento
un ci venì a trovammi, capirai,
se metto l’ale in casa un ci so mia.
Cercami in piazza. Mi ci troverai.
Ciao , Federico.
Carmelo