Volevo chiudere con l’articolo di ieri relativo alla mozione di Ernesto Campanini, riguardo la possibilità da parte dei residenti di posteggiare nei parcheggi in struttura. Il Capogruppo PD in Consiglio Comunale Carolina Persi, mi accusa di omissioni riguardo all’andamento dei fatti. E allora precisiamo. Partiamo dall’istituzione delle ARU, con il Sindaco Cenni (2006) inizia questo iter per creare delle zone in cui i residenti potessero parcheggiare. Evidenti erano i problemi di Ravacciano e fuori Porta Camollia. Nei miei interventi in circoscrizione 5 (i verbali sono disponibili per chi li vuole leggere), non ero del tutto sfavorevole all’istituzione delle ARU, ma dovevano essere fatte con criterio. Prima di tutto si dovevano fare dei parcheggi scambiatori nelle vicinanze di Siena, altrimenti avrebbero creato dei problemi ai negozi del centro storico, ma anche a chi avesse voluto andare a trovare amici e parenti nelle zone in questione. Si doveva prendere in considerazione la categoria dei domiciliati, come accade in tutte le città che hanno istituito le ARU, a mio parere dovevano essere gratuite e non una gabella come è tutt’ora la ZTL. Feci una mozione in cui si chiedeva la possibilità quando per un motivo o per un’altro i residenti in regola con il bollino non avessero trovato posto. A tutte queste richieste il PD si oppose fermamente con a capo la Persi sostenuta dall’allora assessore al traffico BINDI. Proposte senza senso secondo la rampante consigliera Persi. A quel tempo il PD era molto forte non ancora colpito dalla valanga MPS che di li a poco si sarebbe abbattuta sulla città. Passati quasi 10 anni la situazione senese è cambiata e i malumori vanno ascoltati quindi la Persi rappresentante di punta del PD ora scende a compromessi, ma ci vuole mettere il cappello su per far vedere quanto è brava e quanto sono disponibili con la plebe che rivendica i propri diritti. Non vi dimenticate che se pagate per un servizio e questo non viene erogato, si tratta di truffa, quindi accogliendo la mozione di Campanini fanno solo il loro dovere ne più ne meno.
La mozione del Campanini è datata agosto 2015, in questi mesi Ernesto ha dovuto mediare con l’assessore Maggi che nel frattempo ha accolto la richiesta della mozione facendola sua, prendendosi il merito.
Non è vero che nel piano di indirizzo generale sulla mobilità era previsto di poter parcheggiare la notte nei parcheggi in struttura come richiedeva la mozione, altrimenti non l’avrebbero nemmeno discussa.
Veniamo ad ieri la valente Ceccuzzik Girl (Carolina non ci scordiamo il passato!) è andata baldanzosa alla riunione dei capigruppo pretendendo che le opposizioni condividessero l’ordine del giorno da Lei presentato. Sono stati più di un’ora a litigare, poi la Ceccuzzik Girl ha dovuto fare marcia indietro ed accettare la mozione del Campanini emendata. Questo è quanto. Bene dieci anni per cambiare idea e fare un piccolo passo verso quei senesi che hanno disagi pur pagando fior di quattrini al Comune di Siena, certe volte basterebbe usare il buon senso…
Sotto la Consigliera intercettata dopo il Consiglio Comunale…17
Caro Santo, il PD ha ritirato il suo ordine del giorno perché, anche se approvato, sarebbe caduto insieme alla bocciatura della mozione originaria. Da qui il ripiegamento sull’emendamento alla mozione.
Appunto come i pifferi di montagna.
Tra mozioni e compagnia mi piacerebbe capire come mai le prime due ARU nate “sperimentali” per poi farne su molti punti limitrofi alle mura, sono ancora li…e i residenti pagano bei soldi per un non servizio che poi non é stato esteso a tutta la prima periferia.per i più corti di memoria ricordo che prima dell’istituzione delle aru furono inviati questionari ai residenti per il calcolo delle auto non rientranti nei garage e il conto era circa 300 posti disponibili per 500 mezzi…quindi il problema è lo stesso dei residenti del centro storico,pagare per non essere sicuri del servizio…ah dimenticavo,in Baldassarre Peruzzi proprio sul lato frana furono eseguiti dei lavori di consolidamento della strada con i pali qualche anno fa,qualcuno ha la decenza di controllare se quel progetto è quel lavoro davvero era stato fatto a regola d’arte…