La lettera che il Signor Guido Corsi ha inviato al Corriere di Siena mi ha fatto riflettere. Direte voi ma di che parli? Parlo di un episodio spiacevole accaduto durante il Palio di Luglio.
Il Signor Guido Corsi ha perso il portafogli, la fortuna o sfortuna ha voluto che alcune ragazze consegnassero il portafogli ad un Vigile Urbano, che invece di fare il proprio dovere probabilmente ha cercato di fare il furbino.
Infatti il signor Corsi venuto a sapere che alcune ragazze della Chiocciola avevano dato il portafogli ad un Vigile, si è immediatamente recato al Comando ma del portafogli non c’era traccia, nel frattempo il servizio di carta di credito avvertiva lo sfortunato senese, che qualcuno aveva tentato di prelevare senza successo dei soldi con la sua carta di credito.
Per farla breve il portafogli è stato ritrovato senza soldi tre giorni dopo in un garage della polizia municipale. Il Signor Corsi ha fatto chiaramente denuncia ai carabinieri e speriamo che chi ha sbagliato paghi. La cosa più brutta però è che il Signor Corsi non ha potuto parlare ne con l’assessore Maggi ne con il Comandante Rinaldi ed anche il mitico Don Brunetto ha fatto come Ponzio Pilato. Una tristezza a partire dal Vigile Urbano, che se dovesse risultare colpevole, dovrebbe essere licenziato in tronco e anche per il comportamento del trio Maggi- Rinaldi-Don Brunetto, una parola al Signor Corsi la potevano anche dire, strano che specialmente a Don Brunetto siano mancate le parole. Che dire certo un episodio del genere mina la fiducia in un corpo di polizia a cui i senesi hanno sempre voluto bene, quindi non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma le mele marce devono essere tolte dal paniere… PORA SIENA
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Eppure la priorità è proprio mandare a casa il PD. Su tutto il resto si può discutere, fare compromessi, entro certi limiti sia chiaro, ma al di fuori del PD. Dopo 74 anni l’emergenza democratica è necessariamente mandare a casa il PD, ed è un fatto logico, matematico e di buon senso, chiunque sia il candidato del PD e chiunque sia il candidato degli altri. Non è scandaloso pensarlo. E’ incredibile, nel senso di non-credibile, sostenere il contrario.