Editoriale de Il Santo – Il piano del Piccini per distruggere il PD. L’unica incognita gli elettori…

Momenti complicati per Siena in questi giorni.

Analizzando l’apparentamento fra PICCINI e DON BRUNETTO non possiamo che fare una considerazione. Il piano di Piccini parte da molto lontano, d’altra parte la vendetta è un piatto che va consumato freddo. Per vendicarsi si passa sopra a tutto e a tutti Machiavelli insegna.

Dopo che l’amico di Piccini, Mussari, gli fece le scarpe per la Fondazione (sono ancora convinto che con Lui al comando tante cose non sarebbero successe) ed essere esiliato in Francia per farlo contento e farlo tacere, il partito pensava di averlo messo fuori gioco. Errore gravissimo perché il Piccini è uno intelligente e scaltro, più che altro se gli fai uno sgarbo non perdona (alla faccia della sua conversione).

Con i soldi che prendeva in Francia (tanti) cominciò subito a combattere il Sistema Siena, fino alla settimana scorsa pensavo per i senesi ma ad oggi mi sono ricreduto, l’ho anche difeso da critiche ingiuste perché la verità non si può adulterare.

In quel periodo cominciò il suo piano per ribaltare il partito che fino ad allora lo aveva visto protagonista alle elezioni provinciali del 2005 (mi scuso ma sono un disastro con e date), appoggiò una lista civica (di cui facevo parte anche io) dal Nome TERRITORIO e FUTURO. Da li iniziò il processo interno al Partito che lo mise fuori senza se e senza ma (a quei tempi si facevano processi interni veri e propri).

Dopo l’esperienza di questa lista che raccattò ben pochi voti, Piccini cominciò a guardarsi intorno per riprendersi la città di Siena. In quel periodo a Siena sta nascendo l’associazione culturale LA MONGOLFIERA molto girata a destra di cui facevano parte Marignani, Staderini e Giordano, tutti provenienti dal centro destra senese. In quel periodo si parlava e si voleva in tutti i modi Vittorio Stelo come candidato a Sindaco del Centro Destra per battere il Cenni che sarebbe stato al suo secondo mandato. Piccini insieme ad altri convinse Vittorio Stelo a rinunciare alla candidatura nel centro destra e fece di più lo portò nella Mongolfiera, con la promessa che alle elezioni successive Stelo sarebbe stato il successore di Piccini. Le elezioni andarono male e Cenni vinse senza ballottaggio, comunque le liste civiche resistettero per 4 anni e mezzo, quando dopo delle primarie interne la maggioranza dei civici, compreso me votò come candidato ideale Vittorio Stelo. Si susseguirono alterne vicende per mesi dove il Piccini non voleva mollare l’osso e gli animi si fecero agitati, Stelo uscì dalle liste civiche per primo, poi uscì il Professore Mario Ascheri e il sottoscritto insieme a Giulia Puccini Negrini. In quel momento capii che la politica non faceva per me, per me esiste il bianco e il nero e se spendo una parola faccio il possibile per mantenerla e non tradirla.

Comunque il Piccini insieme ad altri trovarono come candidato a Sindaco il Corradi di cui stendo un velo pietoso ne ho parlato anche troppo. Come tutti sanno vinse il Ceccuzzi e il PD.

Piccini prese pochi voti e non entrò nemmeno in Consiglio Comunale.

Considerate che in quegli anni (2006 circa) nascevano i blogger e il dramma di Siena si stava consumando.

Andiamo a passo veloce ai nostri tempi, Piccini si mette a fare anche il blogger, scrive articoli di fuoco contro il Valentini e company e comincia lavorare per una lista civica. Cerca tutta gente pulita, che di politica e di Siena sa poco (lo si capisce da quello che scrivono), così li può plasmare a suo piacimento. Riesce probabilmente a catalizzare qualche esponente del PD nazionale e locale che non è contento della gestione Valentini. Infatti Valentini non era gradito a tanti PIDDINI primo fra tutti CECCUZZIK.

Arriviamo in campagna elettorale, mi reco ad un incontro della lista PER SIENA a San Miniato il Piccini che non vedevo da più di quattro anni mi accoglie in amicizia e mi chiede se posso fare un po’ di domande, mi presto volentieri anche perché sono curioso. L’ultima domanda che gli faccio è la seguente: “In un eventuale ballottaggio tra DE MOSSI e VALENTINI la tua lista chi sosterrebbe?” Lui risponde:”Credo che non ci sarà questo ballottaggio, ma sarà tra me e Valentini, comunque posso dire in tutta tranquillità che IO non sosterrò mai una lista di Centro Destra in cui dentro ci sono TACCONI e BELLANDI!” (siamo alla fine di Aprile)

Badate bene questa cosa l’ha detta davanti ai sui aspiranti consiglieri, i quali non hanno forse capito in quell’ambito la pesantezza di queste parole. Vorrei far notare ai lettori che i due (TACCONI E BELLANDI) erano sodali di Piccini quando era Sindaco negli anni novanta, c’è da dire che le amicizie se le sceglie proprio bene.

Credo che in buona fede i rappresentanti di PER SIENA siano stati convinti o della vittoria schiacciante di Piccini oppure del ballottaggio.

Si arriva dunque vicinissimo al voto delle amministrative in una riunione di PER SIENA si contano i voti e pare che non si arrivi più del 10%, bisogna fare qualcosa di urgente. Piccini non è uno sprovveduto e ha molti agganci dove il potere conta, sia di destra che di sinistra. Qui bisogna giocare sul fatto di commissariare in qualche modo il Valentini che rischia di far perdere al PD una delle terre più importanti. I 5 Stelle sono fuori gioco, il vero motivo non lo sapremo mai. Fossi in loro però chiederei qualcosa a ELIO LANNUTTI.

E’ palese che l’elettorato dei 5 Stelle e di sinistra e avverso al PD quale miglior candidato da votare se non Piccini? Poi per essere sicuri di fare un buon risultato bisogna riallacciare (se mai erano stati interrotti) i rapporti con i vecchi amici del Partito, con gli scontenti. E così il gioco è fatto se arriva al ballottaggio voteranno tutti Piccini (anche il sottoscritto) pur di mandare a casa il PD e il Valentini, se arriva terzo o anche  quarto può apparentarsi con Valentini. (ricordatevi della sua dichiarazione del ballottaggio)

Il Vigni sprizza felicità da ogni poro!!! (foto di GONEWS)

Alle elezioni Piccini fa un risultato incredibile per avere una lista sola, ha giocato bene le sue carte. Comincia al suo interno a far passare l’idea che l’unico modo di salvare Siena è apparentarsi con il PD per agire dall’interno. Francesconi e Bonura sono i suoi apripista (li ha presentati ai candidati solo dopo l’uscita del mio pezzo e quello dello Stanzino digitale), i due si incontrano con Stelo e Falorni ma l’idea è quella di farsi dire NO all’apparentamento per volare tra le braccia di quel PD che ha devastato Siena, mi dicono che CECCUZZI è ancora uomo forte all’interno del partito. Quindi si comincia a trattare con Valentini che deve far strozzare specialmente alla lista IN CAMPO questa scelta, si comincia a dire che per il programma di Piccini è il migliore, che è l’unico motivo per cui apparentarsi con Valentini. Non importano le nomine nelle partecipate, non importano i quattro assessorati chiesti tra cui: viabilità, cultura, sicurezza e assetto del territorio, non importa la promessa di cedere alla lista PER SIENA la poltrona di Vice Sindaco. Ma se questo non importa perché Piccini per convincere chi è titubante a questa Santa Alleanza dice: “Non ti preoccupare! C’è posto per tutti!”.

I problemi sono molti e le persone che hanno sostenuto sia Piccini che Valentini sono in difficoltà.

Anche il Valentini ha il suo da fare, infatti andando a parlare con la lista IN CAMPO ha dichiarato: “Potete anche essere scontenti, questo accordo si fa perché lo ha voluto Roma!!”… O Roma o morte!!!

Nella lista del PD molti non sanno come fare a convincere i propri elettori a sostenere questa unione, che vede chiaramente il Piccini dominante verso Valentini che seguendo le indicazioni di partito si è calato talmente le brache che pur di non perdere Siena ha consegnato il PD senese ad un vecchio nemico, che ha aspettato quasi 20 anni per vendicarsi di non essere potuto sedere a capo della FONDAZIONE. La foto e la faccia del Vigni che pubblico è emblematica.

Da parte mia non posso appoggiare questa alleanza, fatta con gente che mi è stata avversa per un decennio, gente che non ha ne morale ne onore, gente che parla di libertà e cerca di zittire chi la pensa diversamente. Mi rivolgo ai componenti della LISTA PER SIENA che vorrebbero zittirmi, che vorrebbero convincermi che Cristo è morto dal freddo, ho tanti difetti ma ho una bella schiena dritta e il mio onore non lo baratto per inseguire una poltrona. Qualcuno mi dice che non voglio capire che con chi ha denunciato i bloggers non c’entra niente la Lista Per Siena. Questa gente quando si stava bene se ne fregava se a casa dei bloggers arrivavano i carabinieri o peggio ancora le minacce, campavano e bene!!! Dico ai signori che dicono e non dicono che se hanno il coraggio di scrivere sui social certe cose, abbiano il coraggio di presentarsi martedì all’incontro che è stato organizzato all’Hotel degli Ulivi martedì alle 21:00 vi aspetto!!!

Vi saluto a tutti… PORA SIENA…

7 replies to “Editoriale de Il Santo – Il piano del Piccini per distruggere il PD. L’unica incognita gli elettori…

  1. Per completezza di informazione: l’apparentamento con noi gli emissari di Piccini ce lo hanno chiesto solo dopo che era già stato fatto l’accordo con Valentini, ed era già uscito sui siti internet. Non me lo hanno raccontato. C’ero. Insieme a Vittorio Stelo.

  2. Se i senesi si lasciano infinocchiare così , o se come mi suggerisce un vecchio DC ,dovremmo andare al mare…Contenti loro …poi non si lamentino dell’immobilismo e dei comportamenti …mafiosi. . Personalmente farò tutto quello che posso per la lista del De Mossi.

  3. Caro Federico,
    le gole profonde sono sempre all’opera rappresentate di chi meno te lo aspetteresti!
    Il disagio c’è, è tutto mio e l’ho anche manifestato, mi dispiace, è un mio difetto ma non so dire le bugie!
    Non ero presente “al momento della votazione per l’apparentamento con Valentini” e quindi non l’ho votato e se anche fossi stata presente non lo avrei votato, questo è il bello della democrazia!
    Cosa ho pensato e penso del Valentini, non come persona di cui non ho mai fatto apprezzamenti, ma, dal punto di vista della politica comunale mi sembra di averlo ben dimostrato in questi cinque anni di opposizione, vera, in consiglio comunale.
    Per quanto riguarda la lettera delle mie dimissioni che tu citi, non so chi può averti dato questa informazione, sappi che non c’è stata ed anche al momento non ho nessuna lettera nel cassetto.
    Comunque, non ho assolutamente intenzione di entrare in questioni che non mi riguardano e mi sembra assumano i connotati di regolamento di conti.
    Io fino al 2014 appartenevo ad un altro mondo, ho fatto il Direttore in una UOC in sanità, a me interessa solo il bene della città e non altro, non posso scadere nelle faide di vecchi rancori ed il dubbio resta tutto!
    Cordialmente, Laura Sabatini.

  4. Sicurissima Federico, forse a lei hanno fatto leggere un Ws interno con le mie spiegazioni!
    Ringrazio chi l’ha fatto, ha tutta la mia stima…!
    Comunque, grazie di averlo detto!
    Laura Sabatini.

  5. Correggo: nel 1* rigo della prima risposta volevo scrivere “da chi” e non di chi

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